Scacchi sport del ghiaccio: la proposta è una burletta

Dal presidente della Federazione Internazionale ennesima richiesta di ingresso nel programma olimpico. Ma con una novità... raggelante
Scacchi sport del ghiaccio: la proposta è una burletta© Epa
Fulvio Solms
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Gli scacchi sono un esercizio estremamente serio. Chi li chiama sport dovrà ammetterlo: sono faticosi per il cervello non meno di quanto il ciclismo o la marcia lo siano per i muscoli. Chi con maggior leggerezza li definisce gioco abbia presente la crudeltà insita nei confronti di scacchi ad alto livello. Nella guerra su sessantaquattro caselle il momento di più alto godimento non è rappresentato tanto dalla vittoria, paradossalmente, quanto dal vedere la paura negli occhi dell’avversario che, roso dal dubbio, soffre fino a contorcersi sulla sedia. Non esiste soddisfazione più grande.

 

Purtroppo a intervalli regolari c’è sempre un buontempone capace di relegare la dura contesa a burla. L’ultimo in ordine di tempo è addirittura il presidente della Federazione Internazionale degli Scacchi (Fide), Kirsan Ilyumzhinov, il quale ha proposto per l’ennesima volta l’idea degli scacchi nel movimento olimpico - e ci sta, anzi è un preciso dovere farlo per chi copre quella carica - ma dopo due decenni di sconfitte ha ideato la variante invernale: «Da vent’anni la Fide chiede invano di essere inserita nelle Olimpiadi estive, e questo ci ha fatto rendere conto che essere inseriti nei Giochi Invernali potrebbe essere un’idea migliore - ha dichiarato Ilyumzhinov alla Xinhua, l’Agenzia Nuova Cina - Per quanto mi riguarda, il momento migliore per le sfide degli scacchi potrebbe essere nel pomeriggio, quando non ci sono tanti eventi alle Olimpiadi Invernali».

 

Avrebbe potuto fermarsi qui, poi purtroppo ha deciso di aggiungere qualcosa. E ha spiegato che «per legare meglio gli scacchi alle Olimpiadi Invernali bisognerebbe disputare le partite con i pezzi fatti di ghiaccio». Magari indoor, in modo che i match durino poco...

 

Questa volta non ci sarà neanche bisogno di un no da parte del Cio: basteranno i sorrisini.


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