Roma 2024, sì dell'assemblea capitolina alla candidatura

Dal consiglio comunale semafororo verde, tra le polemiche, al provvedimento che autorizza la candidatura. Marino: «Sfida da vincere»
Roma 2024, sì dell'assemblea capitolina alla candidatura© ANSA
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ROMA - Roma può candidarsi alle Olimpiadi del 2024. Il consiglio comunale ha approvato il provvedimento che ufficializza la corsa della Capitale all'organizzazione dei Giochi, nonostante le polemiche e le barricate dell'opposizione. In Aula Giulio Cesare, dopo gli inizi dei lavori, prima delle 13, ha fatto il suo ingresso anche la bandiera olimpica del 1960, un auspicio benaugurante.

IL VOTO IN AULA - L'Assemblea capitolina ha approvato la mozione sulla candidatura con 38 voti favorevoli e sei contrari. Il voto è arrivato dopo un dibattito di tre ore. Prima della votazione, due campioni del passato come Carlton Myers e Andrea Lucchetta hanno chiesto l'appoggio alla candidatura con i loro interventi.

MARINO: «VINCERE LA SFIDA» - «Oggi facciamo il primo passo di un percorso che ci porterà non solo a competere ma a vincere la sfida. Roma ha tutte le carte e l'orgoglio per vincere. Tutti insieme». Ha detto il sindaco di Roma, Ignazio Marino, nel suo intervento in aula. «Vi chiedo di sostenere tutti uniti la candidatura, stiamo tutti guardando insieme ad un evento che è collocato al di là dei nostri mandati. Lavorando sulla candidatura prepariamo un futuro per la città. Il nostro è davvero un voto di prospettiva e di sguardo lungo. Ci sta a cuore il futuro della città, il suo orgoglio e la capacità di vincere le sue sfide. La sfida è ambiziosa e difficile ma questa città, con le sue antiche e nobili tradizioni e la voglia di cambiamento ha, ripeto, tutte le carte in regola per vincere»..

MALAGO': «EXPO SIA ESEMPIO» - D'accordo il presidente del Coni, Giovanni Malagò: «Sono fiducioso per Roma - ha detto a margine di una conferenza stampa che si è tenuta all'Expo di Milano -. Oggi non dobbiamo assolutamente organizzare niente, ma solo votare per la candidatura, che andrà poi votata tra due anni, per un evento che sarà nel 2024. Mi auguro che per allora tutto questo sarà finito, altrimenti sarebbe preoccupante». Per Malagò, l'Expo può essere un esempio da seguire: «È cominciato con dei problemi nella fase progettuale, poi sono stati risolti in corso d'opera, grazie alla collaborazione con l'Autorità nazionale anticorruzione, presieduta da Cantone, e questo mi sembra sia un eccellente bagaglio di esperienze. L'importante è partire da subito con un protocollo molto preciso di regole. La politica non è il mio mestiere, ma penso che siamo riusciti a far capire che l'evento sarà tra nove anni e che potrebbe essere una grande occasione per Roma. Potrei essere smentito tra qualche minuto, ma credo che la mozione per la sua candidatura andrà ad ampissima maggioranza. Sono ottimista».


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