Bertossio, il volo e il Mondiale sfiorato

Il pilota di aliante acrobatico del team Red Bull ha sfiorato il titolo mondiale negli Stati Uniti. Lo abbiamo intervistato e ci ha spiegato perché vola: "Mio padre quando ero piccolo andava e veniva spesso dalla Russia. Per stare più con lui sognavo di guidare gli aerei che prendeva lui. La mia passione è nata così".
Bertossio, il volo e il Mondiale sfiorato
Andrea Ramazzotti
3 min

MILANO - Ha 25 anni, è italiano, con il suo aliante vola come un uccello e da poco è diventato vice campione del mondo volteggiando sopra i cieli di Oshkosh negli Stati Uniti. Luca Bertossio, pilota di aliante acrobatico, è entrato nel team atleti della Red Bull. Nel 2012 ha vinto 4 medaglie d’oro ai campionati Mondiali e nel 2015 ha vissuto un’altra stagione da incorniciare. Lo abbiamo intervistato per parlare della sua passione, il volo, e per conoscerlo meglio.

Bertossio, da dove nasce il suo amore per questa disciplina?
Dal rapporto che fin da piccolo ho avuto con gli aeroporti: mio padre, per motivi lavorativi, ogni 3-4 mesi rientrava da Mosca, e io ero molto entusiasta di andarlo a prendere in aeroporto. Quando pochi giorni dopo era costretto a ripartire, invece ero davvero triste nell’accompagnarlo agli imbarchi. Tutto ciò mi accompagna da che ne ho memoria... Ho fatto semplicemente 2+2 e mi sono detto: ”Se pilotassi io quegli aeroplani che portano mio papà, passerei automaticamente più tempo con lui”. Tutto è nato quindi da una mancanza, da un estremo desiderio intrinseco di felicità... che gli aerei sicuramente ora mi regalano.

Perchè la gente non deve pensare che questo sport è pericoloso?

Ci sono degli elementi di rischio in ciò che faccio. Il mio allenamento consiste principalmente nel conoscerli sempre più a fondo e innalzare metodicamente le soglie ed i miei stessi limiti operativi. L’importante è esserne consapevoli e non sentirsi immuni, anzi! Abbiamo severissimi limiti operativi, specialmente per quanto riguarda le manifestazioni aeree alle quali partecipiamo. In queste la nostra sicurezza e quella del pubblico che ci segue è al primo posto mentre lo show è al secondo.   

Quali sono i suoi obiettivi per il futuro?

Di obiettivi per il futuro ce ne sono molti: vorrei vincere tutto quello che è possibile, riuscendo nel contempo a fare tutto ciò che non è mai stato fatto fino ad ora in questo sport, portandolo ad una concezione nuova ed innovativa. Mi piacerebbe poi coinvolgere ed essere in stretto contatto con tutte le persone che mi seguono e supportano: non va mai dimenticato che tutti noi viviamo di eroi ed esserlo per qualcuno, dimostrando  impegno, passione e costanza, è magnifico! Personalmente sento anche questa responsabilità: non deludere mai i miei fans, volare sempre meglio sbagliando sempre meno ed essere un esempio per chi lo vorrà.

Soddisfatto dei risultati raggiunti questa estate?
Sono assolutamente soddisfatto della stagione 2015, sia dal punto di vista agonistico, avendo portato a casa 4 Medaglie Internazionali ed il titolo di Vice Campione del Mondo di Acrobazia aerea Illimitata in Aliante (risultato mai conquistato prima da un italiano, ndr), sia per quanto riguarda gli eventi in cui ho potuto volare davanti a qualche milione di persone nelle cornici aeronautiche più importanti del Mondo, tra cui l’EAA AirVenture di Oshkosh (WI-USA), il 55° anniversario delle Frecce Tricolori a Rivolto (UD), oltre ad Atene e molti altri...


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