ROMA - "A oggi siamo il secondo Paese con il maggior numero di positività a livello olimpico. Questo dato si può leggere in due modi: o siamo un Paese che fa largo uso di sostanze dopanti, oppure che siamo un Paese che controlla, dove c'è un setaccio e una maglia e non si passa. Anche qui possiamo però crescere".
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IN PRIMA LINEA - "Sulla lotta al doping - aggiunge il presidente del Coni - abbiamo avuto una serie di attestati impressionanti da parte del Comitato olimpico internazionale e della Wada, l'Agenzia mondiale antidoping. Su questo tema abbiamo fatto passi da gigante, grazie alla nascita della Nado-Italia, oggi organismo indipendente dal Coni e con a capo una persona di carattere e autorevole come il Generale, Leonardo Gallitelli".
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OCCASIONE UNICA - “Fin dal primo giorno sono sempre stato ottimista, ci ho messo la faccia e continuiamo a metterla” ha concluso il presidente del Coni. “Penso che le Olimpiadi siano un'occasione più unica che rara, non solo per la città, ma per tutto il Paese”, ha aggiunto Malagò, assicurando che “il dossier di candidatura è stato valutato già molto bene e c'è tutta un'attività di lobbiyng”.