Ecco la campagna “Nutrizione è salute”

Presentata a Milano nell'ambito della Fiera "Tuttofood". "L'obiettivo del nostro progetto – ha detto il presidente della FMSI, Maurizio Casasco – è quello di estendere i principi della corretta alimentazione agli sportivi".
Ecco la campagna “Nutrizione è salute”
Andrea Ramazzotti
4 min

MILANO - Così come l’esercizio fisico, al pari di un farmaco, deve essere correttamente prescritto in maniera individualizzata dallo specialista competente, anche una corretta alimentazione ha le sue regole intrinsecamente legate alle caratteristiche dei singoli soggetti. È su questo principio fondamentale per stare bene che si fonda la campagna “Nutrizione è salute” promossa dalla Federazione Medico Sportiva Italiana. L’iniziativa è stata presentata a Milano nell’ambito della Fiera “Tuttofood”. Avvalendosi di un’opportunità unica e di massimo impatto come quella della visita d’idoneità sportiva, cui si sottopongono ogni stagione gli atleti praticanti sport agonistici e non, e del rapporto diretto e privilegiato medico-atleta, con la campagna 2017 la FMSI punta a dare un ulteriore significativo contributo alla diffusione di quella “cultura del benessere” che rappresenta un obiettivo primario nella sua operatività. “L’obiettivo del nostro progetto nato nel 2013 – ha detto il presidente della FMSI, Maurizio Casasco – è quello di estendere i principi della corretta alimentazione agli sportivi di tutte le diverse discipline, ma anche alle loro famiglie e, più in generale, a chi pratica attività sportiva. Attraverso “Nutrizione è salute” la Federazione Medico sportiva vuole fornire nozioni scientifiche e supporto nell’ambito della corretta alimentazione. I medici specializzati in medicina dello sport hanno messo a disposizione tutte le loro conoscenze e il loro background in modo da indicare il modo più appropriato per alimentarsi e per stare bene. Si tratta di un tema di grande attualità, ma che troppo spesso è trattato in maniera superficiale. Non basta nutrirsi nella maniera più sana e corretta senza fare attività fisica e, allo stesso tempo, è insufficiente fare sport ma avere carenze alimentari. Ma attenzione alle scorciatoie o ai manualetti ‘fai-da-te’”. Le indicazioni e i consigli sono stati raccolti in una dispensa contenente le linee-guida del modello alimentare FMSI, sintetizzate anche nel poster della “Piramide degli Sportivi” esposto negli ambulatori dei Centri e negli studi dei Medici FMSI. A supportare la campagna “Nutrizione è salute” ci saranno il sito www.nutrizioneesalute.fmsi.it dove sarà possibile tutti i consigli che arrivano dai medici specialisti in medicina dello sport, 1.500.000 dispense divulgative, 5.000 poster “La piramide alimentare” e 5.000 guide scientifiche.

LO STUDIO - La Federazione Medico Sportiva ha presentato inoltre con il presidente del Comitato scientifico-culturale, il professor Arsenio Veicsteinas, anche un interessante studio epidemiologico. Il progetto ha messo a confronto, per la prima volta in Italia, i dati scientifici emersi dalle visite mediche specialiste effettuate a chi svolge attività agonistica e quanto dichiarato da 24.000 atleti in sede di anamnesi. È  emerso che il 91% degli atleti fa regolarmente colazione al mattino, ma solo il 75% tutti i giorni, distribuendo le preferenze tra latte, frutta e yogurt. Solo il 58% degli atleti assume spuntini al mattino o merende nel pomeriggio; il 69% consuma frutta o verdura tutti i giorni, mediamente con 2 porzioni al giorno. Il 93% degli atleti ama la carne, suddivisa tra carne bianca (50%), manzo (31%) e maiale (19%). Tra gli alimenti più consumati poco prima dell’attività fisica vi sono l’acqua (40%), i cereali e i derivati (12%). Al termine dell’allenamento e della gara ancora acqua (39%) e cereali (11%).  Agli atleti coinvolti nello studio è stato chiesto quali, a loro parere, siano gli alimenti più adatti al loro stile di vita. Le risposte sono state nella grande maggioranza acqua e pasta, mentre un 19% ha risposto 'integratori'. Fra i cibi da evitare gli atleti mettono ai primi posti i dolciumi, i grassi e i fritti per la scarsa digeribilità, mentre una percentuale modesta considera il latte come un elemento non appropriato. Ne emerge un quadro interessante che incoraggia il medico dello sport ad essere accanto all’atleta anche nella programmazione della sua alimentazione. Poiché circa il 40% degli intervistati erano minorenni, ben vengano i consigli per le famiglie, soprattutto per le mamme, e per le mense scolastiche, a cui spetta il non facile compito di educare ad una sana e corretta alimentazione.
La campagna è realizzata anche grazie al contributo degli sponsor “Amici della Salute”.


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