«Videogiochi, l'apertura del Cio ha portata epocale»

Luca De Dominicis, fondatore e direttore dell'Accademia Italiana Videogiochi (Aiv), applaude la scelta
«Videogiochi, l'apertura del Cio ha portata epocale»© ANSA
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ROMA - "L'apertura del Cio sugli eSports (il riconoscimento della "vita elettronica" all'interno della più classica delle manifestazioni sportive, le Olimpiadi appunto) è sicuramente di portata epocale". Così Luca De Dominicis, fondatore e direttore dell'Accademia Italiana Videogiochi (Aiv), il primo istituto italiano di alta formazione nel settore videoludico, nato nel 2004, con sede a Roma. "Rimangono - ha aggiunto De Dominicis - sicuramente ancora moltissimi interrogativi da affrontare. Il rapporto tra videogames e salute, ovvero per quanto tempo è salubre allenarsi ad uno sport elettronico? Noi in quanto addetti ai lavori e appassionati di sport elettronici siamo i primi a sottolineare l'importanza di un approccio equilibrato e responsabile all'utilizzo dei videogiochi".

"Poi - sottolinea il direttore di Aiv - vi è la natura intrinsecamente privata del prodotto elettronico. Lo sport del calcio appartiene all'umanità, un videogioco come Starcraft è di proprietà della Blizzard: sarà possibile un endorsement del Cio ad un prodotto di una azienda in particolare? Sarà direttamente il Cio a dover realizzare ex-novo un videogame "di tutti" che sarà esso stesso disciplina olimpica? Ne avrà le competenze?", ha concluso.


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