Kick boxing, la Canalis sul ring con Vettori

Non per un altro incontro, come quello che ha vinto lo scorso giugno alla Reggia di Venaria, ma Elisabetta sarà la conduttrice di “Kick and Crumb”, il nuovo format di interviste di Dazn. Oggi andrà in onda la terza puntata e con lei Marvin Vettori, campione di arti marziali miste e stella della federazione americana UFC nella categoria pesi medi.
Kick boxing, la Canalis sul ring con Vettori
di Paolo de Laurentiis
4 min

Elisabetta Canalis torna sul ring. Non per un altro incontro di kickboxing, come quello che ha vinto lo scorso giugno alla Reggia di Venaria. L’ex Velina è infatti la conduttrice di “Kick and Crumb”, il nuovo format di interviste di Dazn che racconta le emozioni, l’allenamento e l’adrenalina che stanno dietro agli sport da combattimento, attraverso le parole e l’esperienza dei campioni del fighting e di atleti appassionati della disciplina.

Oggi andrà in onda la terza puntata, con la sarda che rivolgerà domande e incrocerà i guantoni con Marvin Vettori, campione di arti marziali miste e stella della federazione americana UFC nella categoria pesi medi. «Non dite però che sono l’ambasciatrice della kickboxing in Italia - ha spiegato la Canalis durante le riprese svolte in una palestra in pieno centro a Milano - perché ho iniziato a praticare questo sport da combattimento solo nel 2012. Ci sono tante altre persone che meritano più di me l’attenzione mediatica per i sacrifici che hanno fatto. Non voglio prendermi meriti che non sono miei. Se però posso contribuire alla diffusione della kickboxing, non mi tiro indietro». Il ricordo della notte con il match vinto a Torino è ancora vivo nella sua mente: «Volete sapere se ne farò un altro? Chissà, se capiterà, sarà divertente... Ho ricevuto tanti ringraziamenti da gente che pratica questo sport: in America è seguitissimo e molto popolare, mentre da noi è citato solo per brutti fatti di cronaca. Erroneamente qualcuno pensa che la kickboxing sia uno sport per chi non ha controllo e invece per praticarlo ci vuole una disciplina pazzesca: bisogna sopportare sacrifici enormi, fin da ragazzini, e a livello economico non si guadagnano le cifre dei calciatori. Ci vogliono tanto lavoro e parecchia dedizione per arrivare in alto».

VETTORI, GUARDIA ALTA. Sul ring con Elisabetta il ventinovenne di Mezzocorona, quarto lottatore italiano a competere nell’UFC, l’ha ascoltata e poi ha confermato che per fare questo sport bisogna accettare dei sacrifici. Vettori da ragazzo andava «nello stesso giorno in una palestra a Rovereto e poi in una a Trento», ma con il passare del tempo le cose non sono subito migliorate. «Quando mi sono trasferito a Londra, a 19 anni, per mantenermi lavoravo come buttafuori nei locali». Ha svoltato in America e ora è parecchio conosciuto. «Se ho paura della Canalis? Ha bei colpi e con lei non posso abbassare la guardia» ha chiuso sorridendo. Bella com’è, “Eli” ti può buttare giù anche con un sorriso e uno sguardo. Figuratevi con i guantoni...

BELLA CON I GUANTONI. Vederla sul ring insieme a Vettori, 183 centimetri di muscoli e il braccio sinistro tutto tatuato, fa impressione. Dice Elisabetta: «La “Kick” è uno sport che mi rispecchia molto perché non sono mai stata una ragazza aggraziata: sicuramente per me è più adatta della danza classica e per questo l’ho scelta». Ha iniziato a Los Angeles, dieci anni fa, con il Krav Maga. «Mi alleno due o tre volte a settimana in America e faccio pesi. Diciamo che mi tengo in forma. Perché non ho iniziato prima? Da ragazzina avevo puntato sull’equitazione, stare a cavallo ti obbliga a essere sempre concentrato, a non rilassarti mai se non vuoi cadere a terra. Nella kickboxing è lo stesso: se ti distrai un attimo, prendi un pugno o un calcio in faccia».


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