Donna o uomo? In India un nuovo caso Semenya

La velocista Dutee Chand ricorre al Tas contro lo stop imposto dalla Iaaf per i suoi livelli abnormi di testosterone
Francesco Volpe
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L’atletica mondiale è alle prese con un nuovo caso Semenya, anche se la protagonista non è celebre come la mezzofondista sudafricana, campionessa del mondo e argento olimpico sugli 800. Dutee Chand, 19 anni, velocista indiana dai personali ancora modesti (11”62 sui 100 e 23”57 sui 200), ha infatti contestato di fronte al Tribunale arbitrale dello sport di Losanna (TAS) i regolamenti della Iaaf, che la accusano di iperandrogenia, l’eccessiva produzione endogena di ormoni maschili, in particolare testosterone.

Prima indiana a raggiungere la finale dei Mondiali cadetti (sesta sui 100), la Chand è stata fermata lo scorso anno alla vigilia dei Giochi del Commonwealth per un anormale livello di testosterone, incompatibile con la partecipazione a gare femminili. Di fronte a sé avrebbe due opzioni: ritirarsi o sottoporsi a cure mediche (un’operazione chirurgica o una profilassi ormonale). La stampa indiana sulla sua storia si è scatenata: “Chand non è abbastanza donna per correre” oppure “Dutee, ragazzo o ragazza?”. Lei quando il suo caso è venuto alla luce del sole ha pianto per tre giorni e poi s’è confidata alla France Presse: “Io mi sono sempre sentita una ragazza e trovo sbagliato che si debba modificare il proprio corpo per fare dello sport. E’ troppo. Non mi sono mai dopata”. Ora la sua vicenda è all’esame del Tas e promette di portare a una sentenza epocale.

I casi di iperandrogenia d’altronde nello sport sono sempre esistiti. Negli anni Sessanta le atlete erano costrette a sottoporsi a visite ginecologiche, poi si è passati ai test sui cromosomi e dal 1999 sono stati introdotti gli esami ormonali. Dopo l’esplodere dello scandalo Semenya, la Iaaf ha condotto un’inchiesta sull’atleta sudafricana (riammettendola in seguito alle competizioni) e ha rivisto i propri regolamenti. Quello in vigore dal 1° maggio 2011 tollera un tasso di testosterone tre volte superiore a quello normale per una donna.


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