Scandalo doping, via il numero uno dell'antidoping di Mosca

Si dimette il direttore del laboratorio antidoping russo. Il Comitato Olimpico Internazionale sul report Wada: «Pronti a ritirare le medaglie»
Scandalo doping, via il numero uno dell'antidoping di Mosca© EPA
3 min

ROMA - Si è dimesso Grigori Rodchenkov, il direttore del laboratorio antidoping di Mosca che ha sospeso la sua attività dopo che la Wada - l'agenzia mondiale anti doping - ha deciso di revocargli l'accredito in seguito al rapporto di una commissione nominata dalla stessa Wada. Lo ha reso noto alla Tass il ministro dello sport russo Vitaly Mutko. Sempre oggi, il presidente ad interim della federazione russa di atletica ha fatto sapere che gli atleti non rinunceranno alle gare della Federatletica mondiale (Iaaf). Lo ha dichiarato Vadim Zelicionok, commentando quello che definisce l'invito alla Russia del presidente della Iaaf, Sebastian Coe, a rinunciare spontaneamente alle gare dopo il report della Wada. Secondo Zelicionok, «non ci sono motivi per punire gli atleti che non si dopano».

LA NOTA DEL CIO - Intanto il Cio ha annunciato di essere pronto a ritirare le medaglie agli atleti risultati positivi ai test antidoping se i risultati saranno confermati. Il massimo organismo dello sport mondiale è intervenuto con una nota ufficiale sul Report Wada e lo scandalo che sta coinvolgendo gli atleti russi: "Vista la politica di tolleranza zero nei confronti del doping, il Cio prenderà tutte le misure e le sanzioni necessarie per quanto riguarda l'eventuale ritiro e riassegnazione delle medaglie, nonché l'esclusione dai futuri Giochi. Il Comitato Olimpico Internazionale sta monitorando attentamente la situazione dopo il Report dell'Agenzia mondiale antidoping, pubblicato ieri e invita la Iaaf (l'Associazione Internazionale di Atletica Leggera, ndr) e la Wada di considerare tutte le misure necessarie per proteggere gli atleti puliti e ristabilire la fiducia".

Il Comitato Esecutivo dell'organismo presieduto da Thomas Bach, riunitosi oggi pomeriggio, "ha deciso, su proposta della Commissione etica, di sospendere provvisoriamente Lamine Diack, l'ex presidente della Iaaf, dal suo ruolo di membro onorario del Cio". Più nello specifico e per quanto riguarda i Giochi Olimpici, "il Cio ha chiesto alla Iaaf di avviare procedimenti disciplinari contro tutti gli atleti, allenatori e dirigenti che hanno partecipato ai Giochi Olimpici e sono ora accusati di doping nel rapporto della Commissione indipendente. Con la sua politica di tolleranza zero contro il doping, e a seguito della conclusione della procedura investigativa, il Cio prenderà tutte le misure e le sanzioni necessarie per quanto riguarda il ritiro e alla riassegnazione di medaglie, nonché l'eventuale esclusione di atleti, allenatori e funzionari dai futuri Giochi Olimpici".


© RIPRODUZIONE RISERVATA