I Carabinieri sul podio di Eugene con il salto in alto e Vallortigara: «Il bronzo mi ripaga di sacrifici e delusioni»

La saltatrice è arrivata a 2 metri, primo successo dell'Italia al Mondiale di atletica. «In gara ero tranquilla, ad un certo punto ho pensato anche di poter prendere una medaglia di colore diverso»
I Carabinieri sul podio di Eugene con il salto in alto e Vallortigara: «Il bronzo mi ripaga di sacrifici e delusioni»
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Elena Vallortigara ha commentato così l'impresa che l'ha portata al terzo posto nella finale del salto in alto dei Mondiali statunitensi ad Eugene, nell'Oregon. «Per un momento ho pensato anche di poter salire sul podio con una medaglia di colore diverso - ha raccontato - In gara ero molto tranquilla e sentivo di poter saltare bene. Alla fine questo risultato mi ripaga di tanti sacrifici e di qualche delusione passata». La Vallortigara ha regalato la prima medaglia all’Italia in questa rassegna iridata. La saltatrice in alto dei Carabinieri ha superato al primo tentativo la misura di 2 metri con la quale si era portata a condurre momentaneamente la gara. Quando i suoi sogni di gloria sembravano materializzarsi, purtroppo l’azzurra non è riuscita a superare la quota successiva di 2.02 metri, (che le avrebbe permesso di eguagliare anche il suo record personale), cosa invece riuscita all’australiana Eleanor Patterson, poi vincitirice dell’oro e all’ucraina Yaroslava Mahuchkh, sul podio con la medaglia argento.
Per Elena Vallortigara questo risultato rappresenta il coronamento di una carriera esplosa molto presto, quando, ancora giovanissima finì al terzo posto ai mondiali Allievi (2007) e a quelli Juniores (2010) ma poi falcidiata da una lunga serie di infortuni che l’hanno privata della possibilità di raccogliere risultati di spicco a livello mondiale. Finalmente a Eugene, la rinascita e la giusta ricompensa per un atleta che non ha mai smesso di lottare e di credere nel suo grande talento.


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