La Luccarini vince il Mondiale di bocce

L'atleta modenese, figlia d'arte, si è salita per la seconda volta più gradino più alto del podio nella rassegna iridata. "Questo titolo è per mio padre - ha detto - amo le bocce grazie a lui".
La Luccarini vince il Mondiale di bocce
Andrea Ramazzotti
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MILANO - Una figlia d’arte delle bocce ha portato l’Italia sul gradino più alto del podio mondiale. Elisa Luccarini si è laureato per la seconda volta campionessa del mondo, aggiungendo il titolo a quello di campionessa europea in carica. La modenese è la migliore bocciatrice della Nazionale italiana femminile, di cui fa parte ormai da 20 anni, ma la sua passione nasce già all’età di soli 5 anni quando inizia a giocare a bocce grazie alla sua famiglia. Il papà Paolo è stato uno dei migliori giocatori di bocce degli anni ’70, ’80 e ‘90. Legata alla tradizione famigliare, Elisa nel 1983 inizia a frequentare la scuola bocce a Sassuolo, nella stessa società del padre, “La Sassolese”. Nel 1994 si trasferisce alla Polisportiva Rinascita a Budrione di Carpi (MO), dove inizierà la sua scalata alla massima categoria, ed arriveranno i primi titoli, quello europeo a squadre (1998) e in seguito l’oro individuale ai Mondiali (2001).

 

CHE PASSIONE - Nonostante i tanti impegni sportivi, la Luccarini si concede di giocare a bocce anche solo per svago e sabato 16 maggio ha partecipato come ospite speciale a Sesto Fiorentino alla quarta tappa della Polident Cup 2015, il torneo interregionale di bocce che coinvolge 27 città in 5 regioni (Toscana, Emilia Romagna, Lazio, Umbria e Marche), occasione in cui ci ha raccontato un po’ di sé. “Avevo già avuto l’opportunità di partecipare ai Mondiali 14 anni fa - ha ammesso -, ma vincere di nuovo il titolo a livello individuale è stata un’emozione forte e positiva proprio come la prima volta. A inizio stagione non avrei mai pensato di ripetermi, ma poi pian piano ci ho sperato sempre di più fino a centrare questo obiettivo. Per me è stato un momento di rivalsa e la conclusione di un periodo difficile che finalmente ho superato. Il futuro? In questo momento non ho campionati che mi aspettano e l’obiettivo è senza dubbio concludere l’anno nel migliore dei modi. Il prossimo appuntamento è in Toscana dove mi aspetta il 13° Trofeo Città di Cortona a giugno”. Finale sul padre: “Ho iniziato a giocare a bocce grazie a lui. All’inizio per svago insieme a mio fratello e a mio padre che è sempre stato per me un punto di riferimento. Non solo è stata la persona che mi ha fatto avvicinare e amare questo sport, ma è stato anche colui che mi ha sempre sostenuta e dato il primo esempio nella vita, perché da lui ho imparato ad affrontare sia i momenti belli che quelli più difficili. Il mio percorso nel mondo delle bocce è sempre stato intrecciato con mio padre: all’inizio ho iniziato a giocare trascinata dal suo entusiasmo, poi è diventato oltre che una mia passione un modo per portare avanti una tradizione di famiglia, e infine è diventato un modo per ringraziarlo e contraccambiare in parte tutto ciò che mi ha dato. E’ proprio a lui che dedico il mio ultimo titolo mondiale”.


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