Ganna da urlo: come è riuscito a vincere l’oro

Quinto titolo nell’inseguimento individuale a 59,8 kmh, sei giorni dopo l’impresa di Grenchen. «Volevo rinunciare, pensavo solo alle vacanze. Mi hanno spinto i miei compagni»
Ganna da urlo: come è riuscito a vincere l’oro© EPA
Giorgio Coluccia
4 min

Giovedì sera, dopo l’oro sfumato con il quartetto, Filippo Ganna aveva deciso di farsi da parte per l’inseguimento individuale e di lasciare il posto a Davide Plebani. Gli è bastato qualche attimo di riflessione dopo il colloquio con il c.t. Marco Villa per cambiare idea entro la fine della serata. Mossa quanto mai azzeccata, visto che ventiquattro ore dopo il fuoriclasse piemontese si è regalato il trionfo in finale nel derby tutto italiano contro Jonathan Milan.

La bacheca di Top Ganna straborda: adesso il conteggio include un oro olimpico, otto titoli iridati (due a crono su strada e sei su pista), tre titoli continentali (uno su strada e due su pista) e ovviamente il fresco record dell’Ora a 56.792 km di una settimana fa, a Grenchen. Il campione di Verbania ha completato la sua avanzata inarrestabile a tempo di record del mondo - in 3’59”636 - con il giovane Milan fermatosi a 4’03”790. Nella storia nessuno aveva mai vinto per cinque volte il titolo mondiale nell'inseguimento individuale, dopo che nella qualificazione pomeridiana aveva chiuso con la migliore prestazione di sempre al livello del mare (4’00”693), alla media stratosferica di 59,827 all’ora

 

Made in Italy

Oltre al successo individuale del nuovo campione del mondo, resta l’orgoglio di una finale tutta italiana davanti agli occhi del mondo, come ha detto il c.t. Marco Villa: «In finale c’era poco da aggiungere, i ragazzi sapevano come comportarsi. Ma la cosa che mi è piaciuta di più è stato vedere Ganna che dava consigli a Milan durante tutto il giorno e poi si sono ritrovati a contendersi l’oro. Mi sono goduto questo derby, solo noi sappiamo gli allenamenti che abbiamo dovuto affrontare». 

Ganna non ha mai negato, in questi anni, di voler demolire il fatidico muro dei quattro minuti, ma ha sempre ritenuto importante abbatterlo a livello del mare e in una gara ufficiale. Detto, fatto, nonostante le premesse: «Fino a questa mattina (ieri; ndr) non volevo nemmeno partire, pensavo soltanto alle vacanze. Ma devo dire che ne è valsa la pena fare quest’ultimo sforzo. Alla fine i miei compagni mi hanno convinto, ho fatto una bella qualifica e ho ritrovato il passo giusto. Quella di oggi (ieri; ndr) è stata una delle giornate più intense della mia carriera. Il derby italiano? Ho cercato di migliorare nel primo chilometro, perché sapevo che Jonathan era molto più forte in partenza. Alla fine mi ha stimolato per fare il record». 

Argento

L’altro volto della medaglia è quello dello stesso Milan, secondo l’anno scorso a Roubaix e ancora secondo quest’anno in Francia: «Mi sentivo bene, ho fatto una buona partenza. Devo essere onesto: ho sognato a lungo una maglia iridata da mettere in bacheca. A metà gara Filippo mi ha superato e ha tenuto un ritmo alto, lui è un fuoriclasse assoluto ed è riuscito a fare di nuovo qualcosa di clamoroso».

Ganna ha abbassato di circa tre decimi il record realizzato dall'americano Ashton Lambie, che ha perso anche il titolo mondiale conquistato nel 2021 a Roubaix proprio a spese dell’azzurro. La differenza tra il record di Ganna e quello dell'americano è tutta nei circa 2000 metri di dislivello, quelli che dividono il livello del mare di Parigi dall'altura messicana di Aguascalientes, dove Lambie ha fissato il suo limite nell'agosto del 2021, non in gara, ma in un tentativo certificato dall'Unione Ciclistica Internazionale.

Chilometro

Per un giorno la Nazionale femminile ha lasciato spazio ai colleghi azzurri (soltanto quinta nell’Omnium Elisa Balsamo), che a lungo hanno sognato la terza medaglia di giornata con il ventenne bolzanino Matteo Bianchi, finalsta col secondo tempo di qualificazione (e record italiano) prima di chiudere al quinto posto. Nella specialità del chilometro era dalle Olimpiadi di Barcellona 1992 che un azzurro non entrava nei primi otto. 


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