Verona pronta al raddoppio

Conto alla rovescia per la 123ª edizione di Fieracavalli, che torna "in presenza” con due appuntamenti: 4-7 (con Jumping Verona) e 12-14 novembre. Un cast stellare per l'unica tappa italiana della Coppa del Mondo indoor, con il n. 1 Fredricson e altri quattro dei primi sei cavalieri del mondo. Gli azzurri guidati da Brotto, Bucci, De Luca, Gaudiano, Martinengo Marquet e Pisani
Verona pronta al raddoppio© J.V./GRASSO
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Fieracavalli riparte e raddoppia. Questa mattina a Verona è stata presentata la 123ª edizione del più importante salone internazionale dedicato al mondo equestre, che a novembre tornerà in presenza a Veronafiere con un nuovo format su due week-end consecutivi: da giovedì 4 a domenica 7 e da venerdì 12 a domenica 14.

In fiera saranno presenti 3.000 cavalli di 60 razze provenienti da tutto il mondo, 300 aziende espositrici da oltre 10 Paesi. E poi 35 associazioni allevatoriali, oltre 200 eventi tra gare sportive, esibizioni e convegni, 8 padiglioni e aree esterne da visitare e 5 campi di gara, a cui si aggiungono 3 ring per prove e riscaldamenti dei binomi.

LE GARE. A livello sportivo tra gli appuntamenti più attesi la ventesima edizione della Longines FEI Jumping World Cup™, in programma nel primo weekend della manifestazione (4-7 novembre), oltre alle finali dei due concorsi nazionali targati Fieracavalli: l’Italian Champions Tour e il GP 123x123. Debutta inoltre quest’anno la competizione Top Team, dove i più celebri binomi di Scuderia 1918 e i cavalieri selezionati da Jumping Verona si sfideranno per beneficenza. Nel secondo weekend (12-14 novembre) il padiglione 3 ospiterà la monta americana con le competizioni di Team Penning e Ranch Sorting.

GLI ITALIANI. Andando nel dettaglio della Longines FEI Jumping World Cup™, la tappa italiana sarà la terza dell’edizione 2021-2022 del circuito indoor. E come sempre i cavalieri azzurri saranno i più attesi dal pubblico di Jumping Verona. Fabio Brotto, Piergiorgio Bucci, Lorenzo De Luca, Emanuele Gaudiano, Giulia Martinengo Marquet e Riccardo Pisani sono quelli ammessi a tutte le gare del CSI5* veronese. con accesso diretto al Gran Premio di domenica 7. Luca Marziani, Francesca Ciriesi, Guido Grimaldi (questo grazie a una wild card) e Francesco Turturiello dovranno invece guadagnarsi la partecipazione al GP tramite qualifica nel Premio n. 3 Regione Siciliana. Andrea Benatti, Filippo Marco Bologni, Angelica Canonici, Giacomo Casadei, Michol Del Signore, Guido Franchi, Matteo Leonardi, Nico Lupino e Ludovica Minoli invece non avranno accesso né al GP né al Premio n. 3 Regione Siciliana. Carla Cimolai, Simone Coata, Francesco Correddu, Francesco Franco, Eugenio Grimaldi, Angelica Impronta, Roberto Previtali, Antonio Sottile, François Spinelli e Graziano Tazzi parteciperanno allo Small Tour (Premi n. 1 Safe Riding, n. 4 Franco Tucci e n. 6 Kask).

GLI STRANIERI. Il CSI5* di Verona avrà un cast stellare, con cinque cavalieri attualmente nei primi sei posti della Top Ten del ranking FEI: lo svedese Peder Fredricson, appena diventato nuovo numero 1e fresco vincitore del Longines Global Champions Tour a coronamento di una stagione eccezionale che lo ha visto conquistare l’argento individuale e l’oro a squadre a Tokyo, e poi ancora il bronzo individuale agli Europei di Riesenbeck; il tedesco Daniel Deusser (n. 2), già vincitore a Verona nel 2015; gli svizzeri Martin Fuchs (n. 3) e Steve Guerdat (n. 6), entrambi nella squadra medaglia d’oro agli Europei di agosto; il brasiliano Marlon Modolo Zanotelli (n. 5). Guerdat, Fuchs, Fredricson e Deusser si sono inoltre classificati ai primi quattro posti nella ultima finale di World Cup 2019 disputatasi a Göteborg (nel 2020 e nel 2021 circuito e finale sono state annullate). Altri nomi di spicco sono quelli del tedesco Christian Ahlmann, del francese Simon Delestre, dello spagnolo Sergio Alvarez Moya e dell’irlandese Bertram Allen, già vincitori del GP in Coppa del Mondo a Jumping Verona rispettivamente nel 2012, nel 2013, nel 2014 e nel 2018. E ancora la statunitense Jessica Springsteen, splendida protagonista dell’argento a squadre vinta dagli Usa ai Giochi di Tokyo, e la leggenda John Whitaker.


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