Ryder Cup, un trionfo italiano firmato Chimenti, Malagò, Montali con lo stile Biagiotti

Lo straordinario successo di uno fra gli eventi più televisti nel mondo ha premiato sette anni di lavoro del presidente della Federgolf, del dg, del presidente del Coni e di Lavinia Biagiotti, Lady Marco Simone
Xavier Jacobelli
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La bandiera dell'Unione Europea sventola sul castello del Marco Simone Golf & Country Club, a Guidonia, teatro della migliore Ryder Cup della storia. Parola dei grandi campioni europei e americani che hanno dato vita all'appassionante edizione, per la prima volta ospitata dall'Italia. Una sfida unica al mondo che ha fisicamente attratto a Roma almeno 300 mila presenze in una settimana e, in tv, sul web ha calamitato centinaia di milioni di appassionati, trattandosi di uno degli eventi sportivi più seguiti ai quattro angoli del pianeta, dopo le Olimpiadi e del Mondiale di calcio. Gli Usa, fuori casa non vincono il torneo da trent'anni e anche stavolta si sono inchinati agli avversari, con McIlroy, Rahm, Hovland, Aberg, Fleetwood e gli altri, mattatori di un successo memorabile.

Ryder Cup a Roma, un trionfo italiano

Qui, però, non si disserta del lato tecnico di un torneo al quale tutte le milionarie stelle del golf smaniano partecipare, non percependo né un ingaggio né un premio, considerando invece un onore assoluto essere chiamati a far parte dell'una o dell'altra squadra. Qui si afferma che la Ryder Cup 2022, posticipata al 2023 a causa della pandemia, è stata anche un trionfo italiano. L'hanno firmato Franco Chimenti, mitologico presidente della Federgolf che, a 84 anni, ha coronato il sogno di una vita; Gian Paolo Montali, che al progetto Ryder ha cominciato a lavorare dal lontano marzo 2016, quando ne venne nominato direttore generale; Giovanni Malagò, presidente del Coni, sempre in prima linea a cozzare contro il muro della burocrazia e degli ostacoli di qualunque natura che si siano frapposti lungo il cammino. La cornice di stile, glamour, organizzazione, l'ha realizzata Lavinia Biagiotti, presidente del Marco Simone Golf & Country Club, una delle più apprezzate ambasciatrici del Made in Italy nel mondo della moda. Il golf è uno sport bellissimo, niente affatto elitario, che mette continuamente alla prova con se stesso chi lo pratica: sotto questo aspetto, la Ryder è una meravigliosa eccezione, essendo una sfida a squadre. Il golf è uno sport che più ecologico, ecosostenibile, green, non si può. È uno sport che, nella Ryder italiana, ha trovato un formidabile spot promozionale. È uno sport che ha dimostrato che cosa significhi organizzare bene e con classe un evento ai massimi livelli sotto gli occhi del mondo. L'Italia l'ha fatto e questo è un motivo di vero orgoglio.


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