Ippica, galoppo: l'Italia resta in bilico

Premi alle scuderie estere pagati, ma a meno di interventi urgenti si rischia l'uscita dallo European Pattern Committee
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ROMA - Pagati i premi alle scuderie straniere rimaste in arretrato, sembrava fatta per il galoppo italiano, che invece, a meno di un difficile intervento d’urgenza, dal 1° gennaio 2015 sarà espulso dallo European Pattern Committee. A deciderlo è stato ieri il gotha del turf internazionale, «visto il perdurare dei mancati pagamenti». Così ha dichiarato il suo presidente, Brian Kavanagh, accusando di fatto il circuito italiano di scarsa affidabilità e ritenendone quindi inevitabile la retrocessione, per specifiche ragioni tecnico-organizzative ed amministrative. Agli operatori italiani non resta ora che sperare nel rapido recupero da parte del Mipaaf dei soldi necessari a saldare gli arretrati relativi al 2012, ben oltre i 10 milioni di euro per il galoppo, ed affidarsi alla clemenza dello stesso European Pattern Committee, che si è detto infatti disponibile a «riconsiderare tale situazione, a patto che vengano sistemati tutti gli arretrati e che le procedure di pagamento dei premi in denaro alle scuderia italiane siano rese più snelle e rapide».


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