Doping al cobalto: valanga su Souloy

L'allenatore francese rischia la radiazione. Molti proprietari stanno togliendo i cavalli dalla sua scuderia di Ginai, dove invece si trova ancora Timone Ek (positivo in Norvegia)
Doping al cobalto: valanga su Souloy
di Mario Viggiani
4 min

I folletti che hanno portato al suo nome, cobalto appunto, c’entrano poco o nulla. Folletti maligni, nella fantasia di quei minatori tedeschi che, scavando scavando, trovavano solo questo metallo anziché l’agognato oro. Ma così come il cobalto contamina gli altri elementi in natura, ecco che la contaminazione può riguardare anche le prestazioni sportive a livello agonistico.

In passato se n’è solo parlato nel calcio, di sicuro hanno fatto il giro del mondo ippico le positività eclatanti che nel 2014 hanno riguardato i purosangue di alcuni famosi allenatori australiani. Peter Moody, quello dell’imbattuta campionessa Black Caviar, se la cavò con appena 6 mesi di stop perché non dimostrata la volontarietà della somministrazione di questo elemento che ha lo stesso effetto della famigerata Epo sull’ossigenazione del sangue. Danny O’Brien e Mark Kavanagh sono invece in appello contro le rispettive squalifiche di 4 e 3 anni.

In questi giorni una bufera al cobalto si sta abbattendo su Fabrice Souloy, il più importante allenatore di trotto in Francia, pizzicato una volta in patria (Lover Face il cavallo positivo) e ben cinque (i primaserie Your Highness, Un Mec d’Heripré, due volte, Lionel e Timone Ek) in Scandinavia, questi tutti con un quantitativo di cobalto ben oltre il limite previsto dai regolamenti. La positività di Your Highness consegna a Nuncio il successo nella Oslo Cup, corsa in cui Un Mec d'Heripré e Lionel arrivarono terzo e sesto. L'altra positività di Un Mec d'Heripré risale all'Elitloppet nel quale il francese fu primo in batteria e terzo in finale. Il doping di Timone Ek è invece stato accertato in occasione della vittoria nell'Europamatch a Bjerke, in Norvegia (nella foto).

Su richiesta dell’UET, per la reciprocità dei provvedimenti disciplinari la sospensione di Souloy è stata estesa all'Italia: di conseguenza, dopo la dichiarazione di partenza di ieri mattina, Timone Ek è stato ritirato d’ufficio dal GP Continentale di domenica a Bologna in quanto “allontanato dalle corse”. In attesa degli sviluppi sulla posizione dell’allenatore, il proprietario Luigi Lettieri tiene il suo campione ancora nelle scuderie di Ginai («Per ora non abbandono Souloy»). Tuttavia, sulla base di quanto disposto dai regolamenti scandinavi, con controanalisi altrettanto positive dovrebbe esserci la squalifica di Timone Ek per 6 mesi. I proprietari di Lionel, l'unico già positivo anche alle controanalisi, stanno decidendo la sua nuova collocazione. Invece quasi un vero e proprio esodo per altri cavalli fin qui allenati da Souloy, specie quelli di scuderie scandinave come lo stesso Lionel: Nimbus C.D. è stato già trasferito da Sebastien Guarato, l’allenatore di Bold Eagle, e Sauveur, che era stato appena trasferito a Ginai, è stato invece affidato a Bjorn Goop, il quale intanto come driver ha interrotto la collaborazione con Souloy, dopo aver assolto gli ingaggi di venerdì scorso a Vincennes.

Insomma, un’autentica valanga al cobalto, più che una bufera, si sta abbattendo su Souloy, che rischia la radiazione, chiesta peraltro a gran voce dal collega svedese Lutfi Kolgjini e da molti altri addetti ai lavori, e che parla di trattamento dei suoi cavalli con vitamina B12, contenente appunto cobalto (diventato fuorilegge dal 7 luglio), e della collaborazione in scuderia con un paio di veterinari italiani. Intanto, a partire dalle batterie di Derby e Oaks del 24 settembre, la caccia al cobalto dovrebbe avere inizio anche in Italia.


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