Capannelle controcorrente

L'ippodromo romano cancella ben 16 giornate per aumentare il numero delle corse e arricchire la dotazione media delle stesse. Il Mipaaf integra il montepremi con i soldi del Preu
Capannelle controcorrente© HG Roma/Savi
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HippoGroup Roma, la società che gestisce l’ippodromo Capannelle, ha chiesto e ottenuto dal Mipaaf la cancellazione di ben 16 giornate di corse: 10 di galoppo (1, 19 e 29 settembre, 10 e 22 ottobre, 3, 7, 17 e 24 novembre, 2 dicembre) e 6 di trotto (14 e 16 settembre, 23 novembre, 10, 15 e 21 dicembre). Questo «al fine di ottimizzare l’allocazione della dotazione media degli altri convegni». Ovvero meno giornate ma con un montepremi medio decisamente maggiorato e più corse per ogni convegno (disputandone 8 al galoppo e 10 al trotto, anziché 6 e 8) dopo che peraltro lo stesso Mipaaf sempre ieri con un altro decreto ha ufficialmente integrato il montepremi ordinario con i soldi derivanti dallo stanziamento del Preu degli apparecchi da intrattenimento (5.200.000 euro al trotto e 3.200.000 al galoppo). Scelta controcorrente da parte di HG Roma, che è alle prese peraltro con un paio di situazioni fortemente critiche: quella con i propri dipendenti e le organizzazioni sindacali, dopo il “taglio” delle forze lavorative dell’ippodromo, e quella con il Comune, proprietario dell’impianto, che pesa non poco sul futuro gestionale di Capannelle. Oltretutto, con la crisi di partenti che colpisce il galoppo in particolare nelle corse di maggior qualità, lascia davvero perplessi la destinazione di un montepremi maggiorato anche a questo tipo di prove ormai da pochi e soliti... intimi.


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