Capannelle ancora fermo

RomaCapitale dà i 10 giorni per continuare con canone di 66.000 euro ma quale acconto sulla cifra che verrà decisa dal giudice, HippoGroup non ci sta e Pautasso parla di dimissioni da d.g. Intanto altre giornate di corse destinate ad altri ippodromi e operatore sempre più esasperati
Capannelle ancora fermo
di Mario Viggiani
3 min

L’avevamo scritto, no? “Verrebbe da dire che siamo al giorno decisivo, ma si sa che non ci sono mai certezze, sul futuro di Capannelle”. Neppure il più ottimista e paziente dei cinesi, a ragione, si metterebbe seduto sulla riva del Fiume dell’Incertezza che da tempo scorre dalle parti di Via Appia Nuova, sede appunto dell’ippodromo romano che nel 2019 vede allenarsi cavalli che invece sono costretti a correre nel resto d’Italia.

Dopo alcuni giorni di rumoroso silenzio comunale (Roma Capitale è proprietaria del comprensorio), l’occasione di una svolta ieri era fornita dalla riunione della Commissione di Controllo, Garanzia e Trasparenza della stessa Roma Capitale, che aveva invitato Daniele Frongia, assessore a Sport, Politiche Giovanili e Grandi Eventi, ed Elio Pautasso, d.g. di HippoGroup Roma Capannelle, che gestisce la struttura in proroga. Frongia ha calato sul tavolo una nota inviata in mattinata a HippoGroup, in cui il Comune «ritiene di accettare temporaneamente l’importo annuo di 66.000 euro a valere quale acconto sull’eventuale maggior importo che sarà stabilito dal Giudice ordinario in primo grado (prima udienza fissata per il 6 aprile 2020... - ndr)». Nota che si chiude con l’invito a un riscontro entro 10 giorni dal ricevimento della stessa e un ulteriore riferimento al valore di acconto dei famosi 66.000 euro. Questo ha portato Pautasso nell’immediato a dichiarare la non accettazione di quanto richiesto in quei termini da Roma Capitale, anche per l’assenza di ogni riferimento temporale al bando che riassegni la gestione dell’ippodromo, e annunciare le sue dimissioni, che però ci sarebbero davvero soltanto dopo la nomina di un liquidatore in caso di scioglimento della società.

E quindi? Frongia ha ribadito che per le tante situazioni particolari non è possibile indicare un cronoprogramma per il bando, Pautasso invece che le proprie azioni legali nulla ostano in tal senso e che non verranno ritirate. Le parti dovrebbero vedersi di nuovo lunedì, nel frattempo altre giornate di corse romane sono state destinate ad altri ippodromi, di trotto e di galoppo, per la sacrosanta rabbia degli ippici che operano a Capannelle, ieri numerosi alla riunione dalla quale sono andati via più incazzati ed esasperati di prima.

Una riunione che ha fatto registrare anche una reprimenda da parte del presidente Marco Palumbo nei confronti dello stesso Frongia e verso la fine tensione tra alcuni degli ippici. Oltre che disarmante difficoltà sul fronte comunale quando si è parlato della mancata realizzazione dell'impianto di illuminazione della pista di trotto, rinfacciato da Roma Capitale a HippoGroup come opera non realizzata pur essendo tra gli obblighi indicati con il canone limitato a 66.000 euro ma in realtà bloccata dall'ok mai arrivato da parte dell'apposita conferenza di servizi alla fine caduta nel nulla della burocrazia.


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