Allarme-pista a Pisa: dopo i recenti episodi, l’ha lanciato una volta per tutte l’associazione dei fantini (UIF), annunciando che i propri associati non danno la loro disponibilità per montare ulteriormente in corsa a San Rossore, a causa della particolare scivolosità del fondo in curva, anche dopo lo spostamento dello steccato per preservare la fascia più interna, avvenuto questo prima delle corse di giovedì scorso. La comunicazione, firmata dal presidente Luca Maniezzi e dal segretario Murizio Zeni, è arrivata a seguito di un sopralluogo in pista effettuato oggi unitamente a Devis Grilli (rappresentante degli allenatori toscani), Andrea Picchi (presidente dell’associazione dei gentlemen rider) e Mario Sanna (fantino) e Emiliano Piccioni (direttore dell’Alfea).
Per domani mattina (chiusura alle ore 9.30) come da indicazioni Mipaaf è regolarmente prevista la dichiarazione dei partenti per le corse di giovedì. Staremo a vedere se andrà... in porto o se invece ci saranno problemi insormontabili a causa dell’indisponibilità dei fantini. Con i partenti comunque dichiarati, l’effettuazione delle corse verrà acclarata solo giovedì nell’imminenza dello stesso convegno da parte dei commissari di giornata, dopo un sopralluogo di questi ultimi con rappresentanti delle categorie e dirigenza dell’ippodromo (fino ad allora non dovrebbero esserci interventi “riparatori” di alcun modo sul terreno). Qualora la pista venisse ritenuta insicura dai commissari, all'atto pratico rappresentanti del Mipaaf, il convegno di giovedì verrà annullato e soprattutto a quel punto ci sarà il problema di salvare il resto della riunione pisana, prevista fino al 5 aprile: l’alternativa scontata sarebbe quella di spostare le corse a Firenze.
Va ricordato come in questa riunione a Pisa si siano registrate diverse cadute in corsa, innescate tuttavia non solo dallo stato della pista. Una ha comportato la tragica morte del 22enne gentleman sardo Pietro Brocca, nell’ultima ha avuto la peggio il fantino Gavino Sanna che è ancora tenuto in coma farmacologico dopo la perforazione di un polmone.