Pisa resta senza partenti

Appena quattordici i cavalli dichiarati stamattina per le sei corse di giovedì e tutti senza monta, dopo l'indisponibilità dei fantini per la pista pericolosa. Impossibile la risoluzione del problema in tempi brevi, urge lo spostamento dell'attività a Firenze per garantire l'attività alle categorie
Pisa resta senza partenti
di Mario Viggiani
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Come più o meno s’era delineato: questa mattina non è stata certo possibile una regolare dichiarazione dei partenti per le corse di giovedì a Pisa. Dopo l’annuncio di ieri da parte dell’Unione Italiana Fantini, con l’indisponibilità dei propri associati a montare ulteriormente in corsa a San Rossore per le insufficienti condizioni di sicurezza (pista scivolosa, in particolare nella curva), ecco che alle ore 9.30 erano stati dichiarati in totale appena quattordici cavalli nelle sei corse in programma. Una soltanto di queste ne aveva cinque, poi ce n’erano una con tre (nella foto) e ancora tre con due, mentre invece una maiden non aveva fatto registrare alcun partente! Da principio nella prova riservata ai gentlemen e alle amazzoni erano comparsi Elia Rossi e Alessandro Colombati rispettivamente in sella a Corruption e Jouet d’Or, poi però sono scomparsi anche i loro nominativi. I quattordici partenti sono arrivati invece da un totale di nove allenatori, tutti con la X al posto del fantino o dei G.R.

A questo punto si attendono le comunicazioni del caso da parte dell'Alfea, la società che gestisce l'ippodromo pisano, e del Mipaaf, che gestisce le corse in Italia. E soprattutto si attende una decisione in tempi possibilmente rapidi da parte del ministero. Nell’immediato ovviamente ci sono il convegno di giovedì e quello di domenica a San Rossore, recuperabili comunque successivamente, ma è improbabile che possa avvenire il completamento dell’intera riunione di corse, che avrebbe dovuto andare avanti con cadenza bisettimanale fino al 5 aprile, data del gran finale con il tradizionale Premio Pisa. A quanto pare non sarà certo possibile venire rapidamente a capo del problema-pista e l’unica soluzione opportuna, da prendere in tempi ristrettissimi, è quella di salvare i successivi convegni trasferendoli a Firenze, in caso di disponibilità del Visarno che invece avrebbe dovuto ripartire con il galoppo ad aprile.


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