© ALFEAE alla fine spuntò il calendario ippico... Certo, al dettaglio solo per il secondo trimestre 2021, ma ci sarà tempo e modo per avere anche quello definitivo per il terzo e il quarto: siamo appena a metà marzo, che fretta c'è?
Almeno però con la programmazione di aprile, e i dettagli indicati dal decreto ministeriale pubblicato oggi sul sito del Mipaaf, si scopre finalmente che la stagione di corse inverno-primavera di Pisa è quindi irrimediabilmente finita in anticipo. Dopo le tre giornate saltate giovedì 11, domenica 14 e ieri, per la pericolosità della pista e l’indisponibilità dei fantini a montare ulteriormente a San Rossore (ma di tutto questo non c’è alcun riferimento nel D.M. a firma del d.g. Oreste Gerini: solo l'espressione «al fine di indurre un graduale ritorno alla normalità»...), niente da fare per quella di domenica 21, ma questo era ormai scontato, né per le ultime tre di giovedì 25, domenica 28 e lunedì 5 aprile, questa con il Premio Pisa.
E così, ecco che si decreta «l’assegnazione all’ippodromo di Firenze, in via del tutto eccezionale e per la sola stagione primaverile del 2021, n. 4 giornate di corse nel mese di aprile, quale parziale recupero delle 7 giornate non disputate a Pisa nei mesi di marzo e aprile». Tutto questo «vista la nota n. 0128468 del 17 marzo 2021, inviata alla Alfea spa, società di gestione dell’ippodromo di Pisa, con la quale si dispone la sospensione della riunione di corse primaverile al fine di indurre un graduale ritorno alla normalità in previsione della prossima riunione autunnale».
Firenze si ritrova così con 9 convegni di corse da disputare ad aprile (nei giorni 1, 3, 8, 10, 15, 17, 22, 25 e 29), ai quali ne seguiranno 4 a maggio (6, 13, 20 e 27) e 2 a giugno (3 e 10). Restano invece in sospeso, e questo farà piacere solo all’Alfea, le due listed (i Premi Pisa e Regione Toscana) e l’handicap principale (Premio San Rossore), che avrebbero dovuto disputarsi il 5 aprile e che invece a questo punto verosimilmente si disputeranno chissà quando sempre a San Rossore in autunno. Peccato che il Pisa fosse una tappa canonica, imprescindibile, di avvicinamento al Premio Parioli del 25 aprile e che quindi così non ci sia alcun rispetto per la sua strategica collocazione in calendario. Questo lascia ovviamente perplessi e contrariati i rappresentanti delle varie categorie del galoppo, che fanno capo all’ANG, rimasta senza risposta da parte del Mipaaf alle sollecitazioni inoltrate ieri per mail. Staremo a vedere se quel “da definire” alla voce “data” consentirà una ricollocazione volante del Pisa o invece lo priverà del tutto della sua valenza tecnica in questo periodo dell’anno, facendolo disputare a San Rossore in ottobre o quando sarà.