Freccia Pellegrini, primo record da portabandiera

La Divina conquista Roma nei 100 sl (53"18): «Una sorpresa, sono felice, la priorità restano i 200». Super Detti anche nei 200, Paltrinieri facile nei 1.500
Freccia Pellegrini, primo record da portabandiera© LaPresse
Paolo de Laurentiis
7 min

ROMA - Una freccia al Settecolli. Federica Pellegrini si incolla alla campionessa olimpica dei 100 stile libero, l’olandese Ranomi Kromowidjojo e non la molla fino alla fine: la Divina firma il suo primo record italiano da portabandiera chiudendo in 53”18, battuta solo di 4 centesimi e raggiante per un tempo inatteso, visto che era rimasta sorpresa già dal 53”99 del mattino… «Le cose inaspettate sono sempre le più belle. Valuterò se fare questa gara a Rio ma la priorità resta sempre il 200».

Sarà l’aria di Roma, ma  la Pellegrini vista in acqua oggi fa impressione (nel senso buono) quasi come quella di Roma 2009. I record italiani di 100-200 e 400 stile libero li ha firmati tutti allo Stadio del nuoto, sarà un caso. Fermo restando che con un tempo del genere Federica si gioca una finale a Rio, l’enorme salto in avanti nella distanza più breve apre scenari a cinque cerchi nei 200 (che farà anche domani). Dopo una carriera costruita sulla seconda parte di gara, sempre in rimonta, da più di un anno Federica ha voluto cambiare le carte in tavola lavorando di più sulla velocità per non essere costretta a inseguire. Soprattutto ora che il livello delle rivali è cresciuto. La missione, da questo punto di vista, è compiuta. Adesso si tratta solo di limare la preparazione, mettere a punto quei particolari che le possano permettere di gestire un passaggio veloce senza poi perdere le caratteristiche di mezzofondista veloce che l’hanno resa famosa. Il test di domani sarà indicativo ma neanche tanto. Quello che conta è la finale di Rio dove il fenomeno Ledecky sarà l’avversario numero uno.

Dove può arrivare Federica? Tempi alla mano, sta viaggiando almeno un secondo più veloce della scorsa stagione, chiusa a 1’55”. Se era lecito pensare a una Pellegrini a 1’54 e decimi nella finale di Rio, quanto visto oggi fa pensare che possa scendere ancora e giocarsi sì una medaglia ma non solo un piazzamento. Perché oltre alla condizione fisica c’è quella mentale: tra tutte le sue rivali, è quella che può (e sa) gestire la gara in mille modi diversi. In più - non è un dettaglio - il ruolo di portabandiera le sta dando una spinta ulteriore. Si vede dalle piccole cose e da come affronta tutte le gare: ieri è scesa in acqua senza problemi nei 50 dorso (batteria e finale) e ha portato a termine anche il test nei 50 stile libero con una umilissima finale B. Divina ma non diva, non è poco. Ieri sera si è anche concessa una pizza con Magnini e Giunta in un locale ai Parioli: poca tensione, molti risultati.

Gabriele Detti, intanto, firma un’altra grande gara dominando i 200 stile libero (1’46”78) e per lui vale il discorso della Pellegrini: limare il tempo nella gara più breve, gli permette di gestire meglio quella più lunga (i 400, in questo caso) con ambizioni di medaglia pure per lui. Nella stessa gara, Marco Belotti centra il tempo limite per entrare a far parte della 4x200 assieme a Detti, Dotto e D’Arrigo. Nel gruppo ci sarà anche Magnini (comunque a Rio con la 4x100) anche perché Detti e Dotto hanno un programma di gare particolarmente impegnativo e non è detto che scendano in acque nelle batterie della staffetta.

La ciliegina sulla torta nella seconda giornata del Settecolli la mette Gregorio Paltrinieri che vince i 1.500 con un buon 14’51”62. Poca roba per lui, ma è un tempo che al mondo fanno in pochi. Sfiora il tempo per Rio Diletta Carli negli 800 stile libero (8’27”26 contro l’8’26”5 richiesto) e formalmente ci sono altre gare nelle quali non abbiamo azzurri qualificati nelle prove indiviali: i 200 delfino maschili e in campo femminile, oltre agli 800, i 100 dorso e i 400 misti. Ma a Settecolli finito ci saranno integrazioni. 

Risultati
100 delfino F: 1. Bianchi 58”36; 2. Oleksiak (Can) 58”41; 3. Szilagyi (Hun) 58”42; 4. Dekker (Ned) 59”26; 5. Di liddo 59”27; 6. Siebner (Isr) 59”55; 7. Hansson (Swe) 59”63; 8. Villars (Sui) 1’00”45

200 delfino M: 1. Cseh (Hun) 1’54”69; 2. Biczo (Hun) 1’57”30; 3. Dimitriadis (Gre) 1’57”58; 4. Liess (Sui) 1’58”02; 5. Bussolin 1’58”07; 6. Lavado (Ven) 1’58”31; 7. Pavone 1’59”72; 8. Torres (Pur) 2’02”09

100 dorso F: 1. Masse (Can) 59”66; 2. Listopadova (Svk) 1’00”21; 3. Zofkova 1’00”70; 4. Baumrtova (Cze) 1’00”91; 5. Gemo 1’01”18; 6. Coleman (Swe) 1’01”29; 7. Panziera 1’01”59; 8. Scalia 1’01”66

100 dorso M: 1. Bonacchi 54”23; 2. Christou (Gre) 54”35; 3. Gamburg (Isr) 54”38; 4. Ciccarese (Ita) 54”77; 5. Barnea (Isr) 54”88; 6. Bohus (Hun) 54”91; 7. Malerba 55”07; 8. Laugeni 55"16

400 misti F: 1. Trombetti 4’40”06; 2. Franceschi 4’40”39; 3. Gyorgy (Hun) 4’41”31; 4. Toni 4’41”38; 5. Sebestyen (Hun) 4’43”77; 6. Capitanio 4’53”13; 7. Negri 4’54”78; Ruggieri 4’56”00

400 misti M: 1. Verraszto (Hun) 4’12”21; 2. Turrini 4’15”90; 3. Gratz (Hun) 4’16”00; 4. Drymonakos (Gre) 4’21”16; 5. Tarocchi 4’22”65; 6. Stacchiotti (Lux) 4’22”82; 7. Ventrone 4’24”11; 8. Vega Torres (Cub) 4’28”50

100 sl F: 1. Kromowidjojo (Ned) 53”14; 2. Pellegrini 53”18 (RI, prec Pellegrini 53”55); 3. Oleksiak (Can) 53”67; 4. Coleman (Swe) 54”23; 5. Van Landeghem (Can) 54”49; 6. Murez (Isr) 54”86; 7. Mainville (Can) 55”18; 8. Pezzato 55”18

200 sl M: 1. Detti 1’46”78; 2. Kozma (Hun) 1’47”38; 3. Belotti 1’47”81; 4. Di Giorgio 1’48”06; 5. Maglia 1’48”95; 6. Lestingi 1’48”97; 7. Verschuren 1’49”59; 8. Di Fabio 1’49”61

50 rana F: 1. Meylutite (Ltu) 30”29; 2. Castiglioni 31”04; 3. Johansson (Swe) 31”09; 4. Carraro 31”11; 5. Hansson (Swe) 31”15; 6. Laukkanen (Fin) 31”28; 7.Scarcella 31”71; 8. Aitchison (Gbr) 32”15

50 rana M: 1. Van der Burgh (Rsa) 27”28; 2. Titenis (Ltu) 27”34; 3. Martinenghi 27”42 (RM Juniores); 4. Toniato 27”56; 5. Siladji (Srb) 27”64; 6. Antonelli 27”77; 7. Funk (Can) 28”02; 8. Weatheritt (Gbr) 28”05

800 F: 1. Kapas (Hun) 8’22”21; 2. Carli 8’27”26; 3. Caramignoli 8’30”59; 4. Ponselè 8’31”44; 5. Quadarella 8’37”52; 6. Bertotto 8’39”47; 7. Balmy 8’39”77; 8. Schiazzano 8’46”34

1.500 M: 1. Paltrinieri 14’51”62; 2. Joly (Fra) 15’09”83; 3. Acosta (Esa) 15’16”87; 4. Ruffini 15’28”26; 5. Hinawi (Isr) 15’32”63; 6. Gomez (Ven) 15’35”53; 7. Fokaidis (Gre) 15’36”46; 8. Bianchi 15’43”47

Domenica 26

Batterie dalle 9.30: 200 dorso M e F; 50 delfino M e F; 200 rana M e F; 100 sl M; 200 sl F; 200 misti M e F; 800 M serie lente

Finali: 200 dorso M e F; 50 delfino M e F; 200 rana M e F; 100 sl M; 200 sl F; 200 misti M e F; 800 M prima serie

I qualificati per Rio

50 sl M: Dotto e Bocchia

100 sl M: Dotto

200 sl M: Detti

400 sl M: Detti

1.500: Paltrinieri e Detti

100 dorso M: Sabbioni

100 delfino M: Rivolta e Codia

400 misti M: Turrini e Marin

4x100 sl M: Italia (Dotto, ?, ?, ?)

4x200 M: Italia (Dotto, Detti, D’Arrigo, Belotti)

4x100 mista M: Italia (Sabbioni, Toniato, Rivolta, Dotto)

100 sl F: Pellegrini

200 sl F: Pellegrini

100 rana F: Carraro e Castiglioni

100 delfino F: Bianchi

200 delfino F: Polieri

4x100 sl F: Italia (Di Pietro, Ferraioli, Pellegrini, ?)

4x200 F: Italia (Pellegrini, Mizzau; ?, ?)

4x100 mista F: Italia (?, Carraro, Bianchi, Pellegrini)



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