Ora Xenia è pronta a scalare la vetta

Parla Clasca Vidiella, n.43 WPT: "Voglio essere la migliore. Questo sport mi ha cambiato la vita, sono cresciuta tanto"
Ora Xenia è pronta a scalare la vetta
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Nata a Barcellona il 23 settembre 2001, n.43 del ranking WPT, Xenia Clasca è una di quelle giovani 20enni spagnole (come Bea González che domenica scorsa ha vinto la tappa del WPT in Danimarca) che promette nel breve periodo di scalare velocemente posizioni in classifica. Gioca in coppia con Anna Cortiles Tapias (n.38) e ha disputato nel World Padel Tour 109 partite, con una percentua-e di vittorie (55) del 51%.

Come ti sei avvicinata a questo sport?

«Ho iniziato all’età di 7 anni. In verità non volevo giocare a padel (ride, ndr), mi piaceva il calcio. Fu mio padreaiscrivermi aunclub vicino casa dove andava a giocare con gli amici. All’inizio è stata un’esperienza terribile e poi tutto d’incanto me ne sono innamorata».

Cosa ti affascina del padel?

«Tante cose. È uno sport che innanzitutto mi ha aiutato a crescere come persona. Grazie al padel sono maturata molto più velocemente rispetto al normle e poi l’adrenalina che ti trasmette quando giochi: è pazzesca».

A chi lo consiglieresti e perché pensi che sia diventato uno sport così popolare?

«Lo consiglierei a tutti. È molto sociale e le persone giocano principalmente a padel per divertirsi; chiunque può giocare da subito, anche un neofita e nel tempo è bello vedere i miglioramenti. Poi, ha influito anche la crescita del numero dei praticanti e l’interesse della gente in generale, che sta portando il padel professionistico lontano e questo fa bene al sistema».

Qual è il tuo colpo preferito?

«La volée, dritto o rovescio è uguale, amo entrambi i colpi».

Ci racconti la tua giornata sportiva e gli altri impegni settimanali?

«Mi alzo molto presto per andare a fare la preparazione fisica per poi dedicarmi al campo con un doppio turno tra allenamenti e partite. Una volta alla settimana vado dal fisioterapista e dallo psicologo, mentre dal nutrizionista ogni tre settimane».

Il ricordo indimenticabile?

«Il primo campionato di Spagna vinto con la squadra catalana. Io e la mia compagna abbiamo fatto il punto decisivo e la sensazione che abbiamo provato è stata indescrivibile. Mi sono sentita molto orgogliosa di me stessa, della mia partner e dell’intero team, un weekend davvero indimenticabile».

Essere nel team Puma, cosa significa per te?

«Far parte di uno dei migliori marchi al mondo è motivo di orgoglio per chiunque. Il fatto che un grande brand mi abbia scelto rappresenta un salto importante nella mia carriera sportiva. Questo haaumentato ancora di più la fiducia in me stessa e la voglia di far bene».

Quali aspetti apprezzi di più in una racchetta?

«Apprezzo molto la sua forma a diamante e mi piace giocare con un piatto che abbia un punto dolce molto ampio, oltre ad avere un peso adeguato, caratteristica che per il mio gioco è determinante e che ho trovato con Puma».

Quali obiettivi vorresti raggiungere?

«Il mio sogno è diventare un giorno la numero 1 al mondo».


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