Rugby, il TMO non basta più. Debutta il sistema Hawk-Eye

Sabato a Llanelli (Celtic League) prima sperimentazione del sistema di replay già usato dal tennis
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Il rugby non si accontenta più degli occhi del TMO, l’assistente all’arbitro addetto alla moviola. Sabato l’incontro tra Llanelli Scarlets e Munster (Celtic League Pro 12) vedrà il debutto della tecnologia Hawk-Eye (lett. occhio di falco), già impiegata da dieci anni nel tennis mondiale. Nei casi controversi, l’arbitro farà sempre riferimento al TMO, ma questi avrà a disposizione la nuova tecnologia Hawk-Eye Smart Replay, che gli consentirà di vedere in tempo reale un’azione da qualsiasi angolazione ripresa dalle telecamere, con zoom, fermo immagine e quant’altro. L’obiettivo è ovviamente migliorare le capacità decisionali nelle azioni da meta, ma anche nei casi di gioco violento e di infortunio di un giocatore. La sperimentazione continuerà alla Coppa del Mondo U.20, in programma a giugno in Emilia e Lombardia, e l’obiettivo è poterla applicare alla Coppa del Mondo assoluta di settembre-ottobre in Inghilterra.


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