© Getty ImagesTWICKENHAM - Oggi finisce un’era. Comunque vada. Tramonta la generazione d’oro degli All Blacks. Richie McCaw, Dan Carter, Conrad Smith, Ma’a Nonu e Keven Mealamu. Insieme fanno 584 caps, un’enormità. Certe squadre non li totalizzano in quindici. Nel 2011, hanno riportato la Coppa del Mondo in Nuova Zelanda dopo un digiuno 24 anni.
Ora tentano un’impresa mai riuscita: vincere il terzo titolo, il secondo consecutivo. Poi daranno l’addio alle armi. C’è chi smetterà (McCaw, Mealamu), chi andrà a monetizzare in Europa (gli altri tre). Gli All Blacks ripartiranno con i Read, i Savea, gli Aaron Smith, ma i loro fratelli maggiori rimarranno nella storia.
Ottanta minuti dividono una grande squadra dal trasformarsi in una squadra da leggenda. Ottanta minuti e la trincea gialla dei Wallabies australiani, i vicini di casa, i “cuginetti” sempre un po’ snobbati. Gli unici ad averli sconfitti nell’anno solare. Un formidabile scontro di terze linee (Hooper e Pocock opposti a McCaw sarà una partita nella partita), il duello dalla piazzola tra i “cecchini” Dan Carter e Bernard “Iceman” Foley ma a decidere potrebbe essere l’impatto nel secondo tempo della panchina degli All Blacks. Comunque una finale che resterà nella storia. La più bella possibile, prima del tramonto di un’era.
NUOVA ZELANDA: B. Smith; Milner-Skudder, C. Smith, Nonu, Savea; Carter, A. Smith; Read, McCaw, Kaino; S. Whitelock, Retallick; O. Franks, Coles, Moody. A disp. Mealamu, B. Franks, Faumuina, Vito, Cane, Kerr-Barlow, Barrett, S.B. Williams. All. Hansen.
AUSTRALIA: Folau; Ashley-Cooper, Kuridrani, Giteau, Mitchell; Foley, Genia; Pocock, Hooper, Fardy; Simmons, Douglas; Kepu, Moore, Sio. A disp. Polota-Nau, Slipper, Holmes, Mumm, McCalman, Phipps, Toomua, Beale. All. Cheika.
Arbitro: Owens (Galles)
Si gioca: oggi a Twickenham, ore 17 it.