Come ci si sente dopo un Sei Nazioni? Stanchezza fisica a parte.
«Ah, godersi questi momenti è una delle gioie più grandi. Hai più o meno 24 o 48 ore di pausa in cui stacchi la spina pur ricaricandoti di energia. Ricorda un po’ i tempi della scuola o del post-sessione all’università».
Capito: da quanto tempo non staccava?
«Eh, nel mio caso bisogna tornare all’inizio della stagione 2022-23».
Michele Lamaro miglior placcatore del torneo, “Nacho” Brex che colleziona titoli di “man of the match” come fossero figurine e il 21enne Tommaso Menoncello candidato a miglior giocatore del Torneo. Al di là delle etichette, quanto è bello per il nostro rugby?
«Tantissimo. Ci prendiamo questi riconoscimenti perché non succede spesso di averli. Ci fanno capire quanto siamo vicini alle squadre importanti. E comunque l’altro giorno, con Garbisi, parlavo di quanto questo nostro sport ti metta a nudo».
Cioè?
«Cioè nel rugby è difficile nascondersi, anzi è impossibile che una persona con poche qualità riesca a offrire una buona prestazione grazie alla fortuna. Non ci si può nascondere, ed è bello che molti di noi si mettano in luce anche individualmente».