Scherma, violenze ad Algeri La Francia dice no alla Coppa

Scontri e bandiere bruciate per protesta contro le vignette di Charlie Hebdo. Le fiorettiste restano a casa
Francesco Volpe
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Inutile nasconderselo: dopo il 7 gennaio, il mondo non è più lo stesso. La strage compiuta da una coppia di terroristi islamici nella sede di Charlie Hebdo, la successiva uccisione di una poliziotta per le vie di Parigi e di quattro clienti in un negozio kosher della capitale francese, hanno riportato in primissimo piano il tema della sicurezza in Europa. Non siamo al post 11 settembre 2001, ma poco ci manca. E anche lo sport deve fare i conti con la nuova realtà.
Oggi la federscherma francese ha annunciato che le sue fiorettiste non prenderanno parte alla prova di Coppa del Mondo di Algeri (6-8 febbraio), a causa "della situazione politica attuale e dell’aggravarsi in particolare di quella algerina". Parole della presidente federale Isabelle Lamour. Ieri ad Algeri ci sono stati scontri e violenze a margine di una manifestazione in cui almeno 3000 persone hanno bruciato bandiere francesi e scandito lo slogan “Siamo tutti Maometto” per protesta contro le vignette, considerate “blasfeme”, del settimanale satirico Charlie Hebdo.
La decisione della Federscherma francese è stata presa di concerto con le atlete e i tecnici d’arma. La Francia del fioretto femminile lo scorso anno ha vinto il bronzo mondiale con atlete del calibro di Astrid Guyart, che oggi ha vinto la tappa di Danzica, Corinne Maitrejean e Ysaora Thibus.


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