La Federscherma festeggia il fiocco azzurro per il Maestro Ciari e Irene Vecchi

Ieri è nato Gregorio, il primo figlio del ct della sciabola paralimpica e della sciabolatrice nazionale olimpica. Un momento di grande felicità familiare a cui anche la Federazione ha voluto partecipare con un comunicato e abbracciare i suoi due tesserati
La Federscherma festeggia il fiocco azzurro per il Maestro Ciari e Irene Vecchi
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Ad agosto del 2018 il matrimonio (in foto uno scatto nella sala da cui sono partiti entrambi e a cui restano legatissimi, la Fides Livorno: casa). Ieri il lieto evento della genitorialità con la nascita di Gregorio, il figlio di Marco Ciari e Irene Vecchi: Fiamme Oro lui e Fiamme Gialle lei, da sciabolatore di successo oggi Ciari è uno dei maestri di punta del movimento schermistico nazionale oltre ad avere ormai da qualche anno assunto l'incarico di ct della sciabola paralimpica. Irene Vecchi di sciabola tira e ad altissimi livelli, essendo azzurra e olimpica nella ultima missione di Tokyo, l'estate 2021, oltre a poter ventare un nutrito medagliere individuale e a squadre tra Mondiali ed Europei.

La Federscherma ha voluto partecipare l'evento con un comunicato carico di empatia. «Il piccolo Gregorio Ciari ha spalancato gli occhi sul mondo alle 12.58, ora in cui per mamma e papà è di solito troppo presto per festeggiare una medaglia (ed entrambi ne hanno vinte un bel po’). Sarà che questa è speciale, la più bella che la vita sa donare, e infatti ha scelto un orario “nuovo” rispetto alle solite sei-sette della sera.
Benvenuto Gregorio. A Marco e Irene, che saranno super anche da genitori, e alle loro famiglie, vanno gli auguri più sinceri del Presidente Paolo Azzi, del Consiglio federale e tutti gli amici della grande famiglia della scherma italiana che dà il benvenuto a Gregorio». La nota finale sfocia nel calcio, d'altra parte se nasci nella città dell'Ardenza quel marchio te lo porti dentro. «C’è chi ha notato ch’è nato lo stesso giorno – giusto 108 anni dopo – del Livorno del calcio, di cui presumibilmente sarà tifoso. Avrà tempo di deciderlo, come per scherma (ed eventualmente l’arma che sceglierà di praticare). Intanto, buon viaggio nella vita con mamma e papà!»


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