Sci alpino. Coppa del Mondo: domani a Campiglio lo slalom della 3-Tre

Prendono parola alla viglia della sfida a Madonna di Campiglio gli azzurri Moelgg, Deville e Gross: «Gli avversari sono forti, ma lo siamo anche noi»
Sci alpino. Coppa del Mondo: domani a Campiglio lo slalom della 3-Tre© AP
2 min

ROMA - Parlano gli azzurri alla vigilia dello slalom della 3-Tre a Madonna di Campiglio. «Siamo arrivati a Campiglio: è sempre una bella gara, ormai una classica, quella che fa partire il periodo dello slalom. Ho voglia di riscatto, soprattutto dopo la Val d'Ise're e ci proverò. Nel prossimo periodo ci sono tante gare, tutte importanti, quelle che mi piacciono. Abbiamo tempo per lavorare ancora, ma intanto bisogna sciare come siamo capaci per cercare il risultato, a partire da qui, dove avremo il tifo di tanta gente» dice Manfred Moelgg.

«Il mio ritorno? Non sono mai stato via. Ho solo avuto un piccolo break di risultati» aggiunge invece Cristian Deville. «Ora ho ritrovato il piacere e il divertimento di sciare, cosa per me molto importante. Siamo alla gara di casa, a mio parere la gara più bella del circuito, su una pista che mi piace davvero tanto. Ho un conto aperto con lei, perché non somno mai riuscito a domarla come avrei voluto. Magari succederà domani. Mi carica il tifo degli italiani. Sarà un grande spettacolo, in questo posto che veramente si presta alle gare in notturno».

Infine il più atteso di tutti, Stefano Gross: «Quando si prova sempre a stare davanti e non ci si riesce è chiaro che un pò di dente avvelenato c'è. Sto molto bene fisicamente, non ho nessun dolore alla schiena e questo è molto importante. Riproverò a stare davanti. Gli avversari sono forti, ma lo siamo anche noi e quindi sarà un'altra bella gara. Abbiamo lavorato molto, nella maniera più corretta: sitratta di riportare il tutto domani in gara. Su questa pista bisogna attaccare da cima a fondo: nella prima parte bisogna far tagliare subito al meglio lo sci altrimenti si può perdere molto, poi il ripido è tutto da aggredire e poi bisogna imboccare bene il piatto finale, perché si può ancora fare la differenza». (In collaborazione con Italpress)


© RIPRODUZIONE RISERVATA