Vela, Miceli fa naufragio al largo del Brasile

Eco40 ha perso la chiglia e si rovesciata nell'Atlantico: il velista romano è riuscito a salire sulla zattera e poche ora fa è stato tratto in salvo da un cargo diretto in Brasile
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ROMA - Finisce in naufragio il giro del mondo in solitario di Matteo Miceli a bordo del suo Eco40. Nella tarda mattinata di oggi il velista romano ha perso la chiglia e la barca si è rovesciata dandogli il tempo - per fortuna - di salire a bordo della zattera di salvataggio e chiedere aiuto. Miceli sta bene ed è stato poi tratto in salvo dal cargo Armon diretto in Brasile, a Salvador de Bahia. Eco40 invece non è affondata e è alla deriva. L’obiettivo ora è recuperarla. Miceli era partito nell’ottobre scorso per un giro del mondo in completa autonomia energetica e alimentare, con un orto e due galline. La prima morta nel corso della traversata, la seconda nel corso del naufragio: Miceli l’ha cercata a barca rovesciata ma l’ha trovata troppo tardi, sommersa dall’acqua. In cinque mesi di navigazione, Miceli ha affrontato e superato momenti difficilissimi uscendone sempre alla grande, compreso il passaggio di Capo Horn. Ora stava affrontando la risalita costeggiando il Sudamerica e proprio ieri aveva riattraversato l’equatore tornando nell’emisfero nord in una situazione di relativa tranquillità. All’improvviso, a poche settimane dal rientro nel Mediterraneo, la perdita della chiglia e l’inevitabile naufragio.


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