L’impresa epica della Luiss Basket

Un progetto solido e ben strutturato, una società ambiziosa e forte, un gruppo di giovani studenti-atleti raccolti attorno a un coach esperto e abituato a vincere, per quello che pare essere un vero mix vincente
L’impresa epica della Luiss Basket
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La promozione della Luiss Basket in serie A2, dopo lo spareggio vinto con Orzinuovi, può essere definita un’impresa epica. Non era mai accaduto che una squadra composta solo da studenti-atleti accedesse al mondo dei professionisti, nell’anticamera della Serie A. Il risultato però non è frutto del caso, bensì di un progetto che parte dal 1998 e che ha come denominatore comune Luigi Abete, all’epoca presidente della Luiss.

È stato proprio Abete, oggi presidente dell’Associazione Sportiva Luiss, nel 1998, con una intuizione quasi visionaria, a importare dagli Stati Uniti il modello dei college USA e, nel 1999, ad affiliare la Luiss Basket alla Federazione Italiana Pallacanestro, iscrivendola al campionato di Serie B.

Elementi centrali in questo progetto sono, naturalmente, lo sport e lo studio. Per far pare della squadra bisogna frequentare uno dei corsi o un MBA offerti dall’Università, e quindi farne parte e per giocare bisogna avere acquisito almeno il 50% dei crediti dell’anno di corso. Per ottenere i migliori risultati in campo sportivo e in quello dello studio, è stata creata la Luiss Sport Academy: proprio come nei college americani, ci sono delle borse di studio (16 quelle erogate questo anno), a totale copertura dei costi dei corsi e dei costi di vitto e alloggio a disposizione per gli studenti - atleti.

Una scelta, quella della Luiss, che permette agli studenti - atleti di portare avanti al meglio la Dual Career e di coniugare i valori e le carriere dello sport e dello studio, percorrendo un percorso di studio di alto livello, senza che uno degli obiettivi vada a precludere l’altro. Il tutto, sempre con l’appoggio dei vertici dell’ateneo, che rendono possibile tutto questo, come ha spiegato Paolo Del Bene, Direttore Sportivo dell’Università.

Altro veterano del progetto Luiss Sport è il coach Andrea Paccariè, in panchina a dirigere la squadra dal 2014, dopo una carriera che lo ha visto partecipare al College Italia, a livello di giovanili e di prima squadra, sviluppato dalla FIP a partire dal 2004. Uno Scudetto Under 21 nel 2005, e la conquista di 3 medaglie d’argento e 2 di bronzo ai Campionati Mondiali di categoria con la Nazionale Militare italiana.

Al suo comando una squadra di ragazzi giovani e motivati, un gruppo però eterogeno per provenienza e che incrocia tante storie diverse, come ad esempio quella di Marco Pasqualin che lo scorso anno ha terminato il suo percorso di Laurea Magistrale in Management in Luiss e ha deciso di rimanere nella squadra frequentando l’MBA della Luiss Business School o quella di Matteo Fallucca che ha accettato di scendere di categoria per abbracciare il progetto Luiss e costruirsi un futuro dopo la carriera sportiva. Laureandosi (mai termine fu più azzeccato) come MVP e miglior realizzatore delle finali di serie B.

Una miscela perfetta, quella formata da un uno staff dirigente solido e ambizioso, un coach esperto e un gruppo di atleti assolutamente motivati, a creare una società sportiva unica nel suo genere, che è arrivata in poco più di venti anni a scrivere uno dei capitoli più importanti della sua storia ma che è consapevole, che la parte più bella della storia, deve ancora venire.


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