Nazionale, presentato Sacchetti: «Un sogno che si realizza»

Il tecnico prenderà il posto di Ettore Messina dopo l'EuroBasket 2017. "Ho vissuto questa maglia da giocatore, un onore essere qui".
Nazionale, presentato Sacchetti: «Un sogno che si realizza»© Ufficio Stampa FIP
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ROMA - E’ stato presentato oggi a Cagliari il nuovo allenatore della Nazionale Romeo Sacchetti. Al fianco dell’attuale allenatore della Vanoli Cremona c’era il presidente FIP Giovanni Petrucci ed Ettore Messina, di cui Sacchetti prenderà il posto al termine dell’Europeo. Ad aprire la conferenza stampa è stato Petrucci. «Mi riempie di gioia vedere la sala così gremita. Dimostra l’amore che voi avete per il nuovo Commissario Tecnico. Perché Sacchetti? La proposta è arrivata da Messina e mi ha trovato d’accordo. Sono innamorato di Sacchetti per la sua normalità. Normalità che ha dimostrato nella sua famiglia e nel suo percorso da grande giocatore prima e da grande allenatore poi. Dove è andato ha vinto. In silenzio, senza recitare. E nella vita conta vincere. Qui in Sardegna lo conoscete, ha vinto tutto. Stiamo investendo su una persona di indiscusso valore, tecnico e morale».

 

MESSINA - Ha poi preso la parola coach Messina: «Sono contento che ci sia un italiano alla guida della Nazionale italiana. C’erano molti candidati per questo ruolo ma il profilo che rispondeva alle esigenze del Presidente e della Federazione è quello di Meo. Sono contento per lui, per Brunamonti e per lo staff. È la persona più adatta in questo momento. Le condizioni di Datome? Un piccolo contrattempo. Ha sbattuto per terra il gomito procurandosi una borsite che dovrebbe guarire in pochi giorni. Siamo sereni, c'è stato molto allarmismo nelle ultime ore».

 

MEO - Ha chiuso l’incontro con la stampa Meo Sacchetti: «La lista dei ringraziamenti è lunga. Dagli allenatori che ho avuto fino ai Presidenti delle società in cui ho lavorato. Sapete cosa penso dei giocatori: tutti sono stati importanti, mi hanno permesso di arrivare ai successi che ho avuto. Se hai i giocatori bravi vinci, se non hai i giocatori bravi non vinci. Questo me l’ha insegnato, insieme a tante altre cose, Dido Guerrieri. Essendo stato un giocatore della Nazionale essere CT è un sogno che si realizza e un obiettivo professionale top per la carriera. Non parlo di chi convocherò, però mi piacerebbe avere la possibilità di poter convocare Daniel Donzelli. Ha avuto tanti problemi fisici finora, e non ha potuto ancora esprimere tutte le sue potenzialità».


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