NEW YORK – Russell Westbrook giura fedeltà ad Oklahoma City, e anche dopo lo shock per la partenza di Kevin Durant alla volta di Golden State, il play ha deciso di rimanere ai Thunder. Il nuovo leader assoluto e la franchigia hanno raggiunto un accordo per portare il contratto – in scadenza nel 2017 – avanti per due ulteriori stagioni per un totale di 85.7 milioni di dollari. In questo modo Westbrook potrà beneficiare di un adeguamento nell’anno a venire (lo stipendio passerà da 17.8 a 26.5 milioni) e percepirà 28.6 e poi 30.6 milioni nelle due annate successive. Uno spazio salariale aperto anche dalla decisione dei Thunder di ritirare la qualifying offer per Dion Waiters che così è andato a Miami per sostituire Dwyane Wade.
SOLLIEVO - Oklahoma City può tirare un sospiro di sollievo: perso Durant, che ha scelto di unirsi ai Warriors per dare l’assalto al titolo, la franchigia finalista della Western Conference rischiava di passare “da tutto a niente”. La partenza di Westbrook – 23.5 punti, 7.8 rimbalzi e 10.4 assist di media con 18 triple doppie, record di Magic Johnson eguagliato - avrebbe infatti portato ad uno scenario desolante. E invece se Westbrook dovesse partire, garantirà ai Thunder una contropartita tecnica, ma non sembra probabile.
MASSIMO SALARIALE - Il 27enne californiano ha scelto di rimanere con la franchigia che otto anni fa lo portò nella NBA e potrà uscire dal contratto nel 2018. Quando, maturati i 10 anni nella Lega, potrà puntare ad un contratto al massimo salariale che gli garantirà una cifra che sarà almeno il 35% del tetto salariale. In questo modo la squadra di Billy Donovan riparte con una certezza, Westbrook, reduce da un’annata da primo quintetto della Lega.