© EPAAUCKLAND (STATI UNITI D'AMERICA) - È passato quasi un anno dall'ultima partita giocata di DeMarcus Cousins in NBA e il numero 0 dei Golden State Warriors è pronto a tornare in campo. Un'attesa lunga, fin troppo sofferta per l'ex centro dei New Orleans Pelicans, che lo scorso 26 gennaio s'infortunò al tendine d'Achille, compromettendo così una stagione che lo stava vedendo protagonista con 25.2 punti, 12.9 rimbalzi e 5.4 assist a partita. La data del rientro dovrebbe essere il 18 gennaio, giorno della sfida contro i Los Angeles Clippers di Danilo Gallinari.
TUTTO PRONTO - A dare la notizia è stato Chris Haynes: sembrerebbe tutto pronto al rientro di Cousins e Steve Kerr ha confermato quanto detto dal giornalista di Yahoo Sports. «Non è facile per nessun giocatore tornare in forma dopo un infortunio al tendine d’Achille, specialmente per un centro come lui, ma credo che ormai abbia superato tutti gli ostacoli fisici e mentali del caso». Il capo allenatore dei californiani, però, non ha voluto precisare sul giorno esatto del ritorno in campo del classe '90: «Può essere il 18 gennaio contro i Clippers oppure qualche giorno prima contro i Pelicans. Ma a grandi linee ci siamo, è questo il momento».
DEBUTTO - A meno che non arrivino controindicazioni nella prossima settimana, DeMarcus Cousins potrà tornare sul parquet dell'NBA e fare il suo debutto con la maglia dei Golden State Warriors. «Siamo davvero felici che stia tornando - ha commentato Klay Thompson - e sappiamo che anche i nostri tifosi non vedono l’ora di vederlo in campo. Sono curioso di capire come potrà integrarsi all’interno della nostra squadra: la sua presenza aggiunge una dimensione completamente nuova, specialmente in post perché da quella posizione DeMarcus ha una capacità incredibile di creare gioco».
FUORI DAL CAMPO - Cousins ha lavorato in continuazione per riprendersi dal brutto infortunio, ha rinunciato a contratti stellari per giocare accanto a Steph Curry, Kevin Durant e compagni e ha firmato per "soli" 5,3 milioni di dollari per puntare all'anello di campione. «Non vedo l'ora di vederlo in campo - continua Thompson -, si è comportato da grande professionista durante tutto il processo di riabilitazione. Va ammirato, perché la gente non realizza quant’è dura dover venire in palestra ogni singolo giorno e continuare a lavorare senza vedere all’orizzonte lo striscione d’arrivo di un processo lungo e monotono». Adesso, però, l'attesa è finita. DMC è pronto a dimostrare a tutti che è tornato.