MILANO – In vista di gara5, da affrontare spalle al muro con l'obiettivo di cancellare il primo match-point di Sassari, l'Emporio Armani non avrà Daniel Hackett. Il playmaker, espulso nel finale di gara4 della semifinale, paga la reazione nei confronti degli arbitri, in particolare di Bettini. Per Hackett la squalifica è di due gare, non commutabile in multa, quindi i suoi playoff rischiano di essere finiti: l'unico modo per giocare ancora in questa stagione sarà un doppio successo di Milano (domani in casa e lunedì a Sassari) per arrivare a gara7.
MOTIVAZIONI – Questa la nota della Federazione su Hackett: “Tentava di dirigersi, con atteggiamento minaccioso, verso il terzo arbitro ma veniva prontamente fermato da alcuni compagni di squadra. Tale comportamento continuava mentre si allontanava dal terreno di gioco, aggravato da ulteriori comportamenti espressi platealmente (lancio di una fascia ferma capelli in direzione di uno degli arbitri)".
GENTILE – Alessandro Gentile, che per primo ha cercato di fermare Hackett nonché autore di tre ottime prove da gara2 in poi, prova a scuotere l'Emporio Armani. Con parole da capitano per chiamare a raccolta i tifosi: “Siamo a una sola sconfitta dall'eliminazione. Ma adesso si torna a Milano. Noi siamo ancora l'Olimpia e siamo ancora la squadra campione d'Italia. In questo momento siamo tutti molto arrabbiati e amareggiati: giocatori, staff e anche voi tifosi. Ma voglio ripetere che noi siamo l'Olimpia Milano ed è nostro dovere crederci e lottare fino in fondo. Domani dobbiamo combattere tutti uniti, noi in campo e voi sugli spalti. Vi chiediamo tutto il grande aiuto che potrete darci. Quello che faremo lo faremo tutti insieme, rimarremo uniti perché essere a una sconfitta dall'eliminazione significa soprattutto una cosa: che non è finita. Andremo in campo con lo scudetto sulle nostre maglie e tutti insieme, noi e voi, lo difenderemo con tutte le nostre forze. Noi e voi!”.