Retrocessione Fortitudo: la rivoluzione è in arrivo

Battuta domenica in casa dal Napoli (che si salva), la Effe precipita in serie A2 a soli tre anni dal ritorno nel massimo campionato
Retrocessione Fortitudo: la rivoluzione è in arrivo© Ciamillo
Damiano Montanari
4 min

BOLOGNA - Il giorno più buio è quello in cui gli errori di una gestione tecnica sciagurata ed i limiti strutturali e psicologici di una squadra assemblata in modo pessimo emergono in tutta la loro gravità. La Fortitudo che sprofonda in A2, a soli tre anni dal ritorno nel massimo campionato, non può recriminare sulla lunga serie di infortuni patiti durante l'anno, perché le sue colpe sono superiori. Il giorno dopo la retrocessione matematica, tanto attesa quanto irritante per il modo in cui è maturata, è quello del silenzio e delle prime indiscrezioni sul futuro.  

Uscite

La dura contestazione dei tifosi, che nel match perso domenica al PalaDozza con Napoli hanno esposto striscioni eloquenti nei confronti della società e della proprietà biancoblù, non resterà inascoltata, o almeno non lo sarà completamente: difficile pensare ad un avvicendamento alla guida della Fortitudo, ma è molto probabile, anche se non ancora ufficiale, che venga rivoluzionata l'area tecnica. Pronto ad uscire sarebbe Bebo Breveglieri, il responsabile dello scouting che nelle ultime due estati è stato protagonista di scelte di mercato scellerate, condividendone la paternità con gli allenatori di turno (così si disse), prima il ct azzurro Sacchetti e poi Repesa, fuggito dal disastro che era stato costruito già alla prima giornata, complice un malore accusato nello spogliatoio dopo il ko casalingo con la Reggiana. Con Breveglieri, anche il general manager Marco Carraretto potrebbe non fare più parte della Fortitudo della prossima stagione, mentre ancora sotto esame è la posizione di coach Antimo Martino. Titolare di un contratto senza uscite fino a giugno 2023, il tecnico molisano potrebbe anche essere confermato, nonostante il feeling con la piazza sia definitivamente scemato. Sicuramente fuori invece il vice Stefano Rajola, in scadenza di contratto il 30 giugno 2022.  

Il futuro della Fortitudo

Il futuro della Fortitudo sarà in A2 dunque. Ma ci sarà, a dispetto degli avvoltoi che volteggiavano sopra il PalaDozza. Il percorso di ristrutturazione del debito della società, affidato allo studio Sherman Advisory ed in particolare al dottor Benvenuto Marin e all'avvocato Andrea Minozzi, procede secondo i piani.  
La trattativa con l'Agenzia delle Entrate si sta sviluppando nel rispetto di quanto prevede la legge n. 3/2012, quella sul sovraindebitamento, con l'obiettivo di ottenere uno stralcio della posizione debitoria pregressa e una ridistribuzione del debito residuo nell'arco di un periodo pluriennale.  
Dal consorzio proprietario della società sportiva, in fiduciosa attesa di una risposta definitiva, filtra grande ottimismo. L'auspicio è che entro il mese di maggio si possa arrivare alla fumata bianca.  

Dirigenza

Da definire pure il futuro della dirigenza. Il presidente Christian Pavani, dimissionario già da mesi, passerà la mano alla fine di giugno, ma a oggi non è ancora stato individuato il suo successore. In un primo momento il numero uno biancoblù sarebbe dovuto tornare all'area marketing e comunicazione, in un ruolo già ricoperto in passato, ma la recente e dura contestazione potrebbe anche indurlo a salutare la Effe. Smentita, invece, in modo categorico la voce che era rimbalzata ieri mattina e riguardante il possibile ingresso di una cordata di imprenditori tra cui Carlton Myers: tra le parti non c'è mai stato alcun contatto. La proprietà della Effe resta, però, aperta al dialogo e sarebbe addirittura pronta a passare la mano, qualora riscontrasse il concreto interesse di un interlocutore serio e pronto a fare il bene della Fortitudo.


Acquista ora il tuo biglietto! Segui dal vivo la partita.© RIPRODUZIONE RISERVATA