© LAPRESSEROMA - E' accaduto di tutto al 42' della ripresa nella gara di Prima Categoria tra La Storta e Jfc Civitacastellana. In quel momento il punteggio era sul 2-2: il giocatore ospite Coletta, però, insacca il gol che vale il sorpasso dei civitonici. Marcatura che, mancando pochi minuti al triplice fischio, potrebbe anche rivelarsi decisivo ai fini del risultato finale. L'arbitro Vona di Ostia, inizialmente convalida la rete, ma viene successivamente attorniato da alcuni giocatori locali che protestano chiedendo l'annullamento della marcatura. Dopo 8 minuti, il direttore di gara decide proprio così: gol annullato per offside. Il presidente della Jfc Civitacastellana, Salvatori, racconta così: "Avevamo segnato il gol della probabile vittoria, ma l'arbitro è stato minacciato da alcuni giocatori del La Storta che chiedevano con forza l'annullamento della marcatura: così è stato, dopo poco meno di dieci minuti in cui l'arbitro, costretto ad indietreggiare, si è anche appoggiato per cercare aiuto alla rete che divide il campo dalla tribuna. Noi preannunciamo reclamo, abbiamo intenzione di tutelarci perché è chiaro che un risultato non può essere deciso da minacce o proteste. Non sappiamo cosa ha scritto l'arbitro nel referto - ha proseguito Salvatori - ma al termine dell'incontro ci ha detto, visibilmente scosso, che era tutto terminato in maniera regolare. Penso che sia anche comprensibile in quello stato d'animo non certamente sereno. Vedremo come andrà a finire, ma mi preme sottolineare che anche alcuni dirigenti del La Storta sono stati d'accordo con noi nel definire la situazione come andata oltre i limiti. Così come sottolineo che non si è trattato di minacce fatte da tutta la squadra avversaria, ma solo da parte di 2-3 elementi".