La Storta prende posizione: «Scuse all'arbitro, non al Civitacastellana»

La società: «Riteniamo di non dover ricevere lezioni di sportività da chi, nel suo recente passato, non ha dimostrato di averne»
La Storta prende posizione: «Scuse all'arbitro, non al Civitacastellana»
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ROMA - Dopo lo strascico di polemiche scaturite a seguito di quanto accaduto nel match di domenica La Storta-Civitacastellana (con l'arbitro circondato da alcuni giocatori locali, con l'intento - riuscito - di fargli annullare una marcatura) il La Storta Calcio ha manifestato il proprio pensiero attraverso un comunicato. "Per prima cosa - si legge - è sicuramente opportuno rivolgere le scuse, della squadra e dell’intera società, all’arbitro della gara in questione, il signor Vona della Sezione di Ostia, per il comportamento tenuto da alcuni giocatori in seguito all’occasione che ha suscitato tanto clamore. Una reazione certamente sbagliata, che non rispecchia assolutamente nè le persone direttamente coinvolte, nè la società tutta: anche per noi, il calcio è ben diverso rispetto a quanto avvenuto negli ultimi minuti della partita, e sicuramente la società adotterà gli opportuni provvedimenti interni al riguardo". Scuse che però il La Storta non intende estendere alla compagine ospite ribadendo che le scuse vanno sì al direttore di gara "ma certamente non alla società JFC Civitacastellana, che, con il tempismo di uno sciacallo, in questa brutta domenica di sport, pretende di passare come parte lesa, come esempio di sportività e correttezza, dimostrando, a quanto pare, di avere la memoria fin troppa corta". Entra poi nello specifico il La Storta: "Per di più, ai sicuramente opportuni quesiti finali avanzati nel comunicato della società suddetta, ne andrebbe aggiunto un altro: “é possibile che il regolare andamento di una gara (e di un campionato, come lamentate voi) possa essere stravolto da quanto accade fuori dal rettangolo di gioco, o addirittura al termine della gara stessa?”. A buon inteditor… Nel ricordo della partita di andata". "Detto ciò, la società ritiene ancora una volta opportuno scusarsi con il direttore di gara: certi episodi non hanno nulla a che fare con il calcio, e non appartengono nemmeno al nostro modo di fare solito. Riteniamo, tuttavia ed al tempo stesso, di non dover ricevere lezioni di sportività da chi, nel suo recente passato, non ha dimostrato di averne".


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