Clamoroso alla Fifa, si è dimesso Blatter!

Ci sarà un congresso straordinario per eleggere il nuovo presidente
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ROMA - Joseph Blatter si è dimesso da presidente della Fifa. Il 13 maggio 2016 ci sarà un congresso straordinario per eleggere il suo successore. "Il mio profondo attaccamento alla Fifa mi ha spinto a questa decisione. Voglio ringraziare tutti quelli che mi hanno sostenuto alla presidenza della Fifa e che hanno fatto per il calcio. Quello che conta per me è la Fifa e il calcio", sono state le sue parole pronunciate in conferenza stampa. «Sono stato rieletto ma non sento più l'appoggio del mondo del calcio, quindi un nuovo presidente verrà eletto per succedermi». "Continuerò a esercitare le mie funzioni - continua Blatter - finchè non verrà scelto un nuovo presidente. Il congresso ordinario è in programma il 13 maggio 2016 a Città del Messico, ma è possibile che tra dicembre e marzo si riunirà il Congresso elettivo straordinario. Tengo alla Fifa più che a qualsiasi cosa, e voglio il meglio per il calcio, per questo avevo deciso di ricandidarmi alla presidenza. Le elezioni sono finite, ma le sfide che abbiamo davanti no. La Fifa ha bisogno di una profonda ristrutturazione: ecco perché ho convocato il consiglio elettivo straordinario. Tutto sarà fatto nel rispetto dello statuto e coloro che vogliono candidarsi avranno il tempo sufficiente per farlo". La Fifa ha anche fatto sapere, tramite il dirigente Domenico Scala, che nell'occasione verrà proposto, e votato, anche un limite di mandato per il presidente e i membri del comitato esecutivo.

BLATTER, ECCO IL TESTO INTEGRALE DELLE DIMISSIONI

LE ACCUSE A VALCKE - A pesare sulla decisione di Blatter sono state sicuramente le rivelazioni del New York Times delle ultime ore, che hanno chiamato in causa il suo braccio destro Jerome Valcke. Il numero due della Fifa, secondo le indiscrezioni, avrebbe autorizzato il trasferimento da 10 milioni di dollari al centro dello scandalo delle tangenti che sta travolgendo la Federazione calcistica mondiale. La presunta tangente sarebbe stata pagata per assicurarsi i voti per designare il Sud Africa a ospitare i Mondiali del 2010. La Fifa ha sospeso tre suoi manager, fra i quali Enrique Sanz, uno degli uomini al centro dell'indagine americana. L'autorizzazione del pagamento è un punto centrale dell'indagine delle autorità americane e porta sempre di più vicino a Blatter. Valcke è infatti il numero due dell'organizzazione e al momento non è stato accusato formalmente di alcuna mancanza. Valcke nega con il New York Times il suo coinvolgimento, precisando di non aver autorizzato alcun pagamento e di non aver avuto il potere di farlo. L'indagine sulle tangenti è legata ai Mondiali del 2010. E vede al centro Warner, l'ex vice presidente della Fifa, che avrebbe ricevuto inizialmente un'offerta da 1 milione di dollari dal Marocco nel 2004. Il Marocco era una delle rivali del Sud Africa per ospitare i Mondiali del 2010. Warner è stato arrestato la scorsa settimana dalle autorità americane. Valcke dal canto suo non è estraneo a controversie. La più recente risale alla decisione della Fifa di assegnare al Qatar i Mondiali del 2022. Nel maggio 2011, Warner ha pubblicato un'email di Valcke, in cui quest'ultimo sosteneva che il Qatar avesse "comprato" la Coppa del Mondo. Valcke si è poi difeso dicendo di essere stato male interpretato.

IL COMMENTO DI PLATINI - La decisione di Sepp Blatter di dimettersi è "coraggiosa". Lo afferma - secondo quanto riporta l'agenzia Bloomberg - il presidente della Uefa, Michel Platini, sottolineando che Blatter ha preso una "decisione difficile" che va "nella giusta direzione".

LA FIGC: SCELTA GIUSTA - Michel Platini e Carlo Tavecchio hanno un appuntamento per sabato a Berlino, dove oltre alla finale di Champions tra Juve e Barcellona comincia a giocarsi il futuro del calcio mondiale. I presidenti di Uefa e Figc si erano lasciati con un abbraccio venerdì scorso dopo il voto ad Alì, ufficializzato all' Ansa il giorno dopo direttamente da Tavecchio, ma ora i fatti impongono un'accelerazione. Non è più un segreto che la Figc, a differenza di altre importanti federazioni europee come Francia e Spagna, abbia puntato forte sull' Uefa per ridisegnare la Fifa, naturale la soddisfazione per la "scelta giusta" che trapela in serata da via Allegri subito dopo la notizia delle dimissioni di Blatter. Il segnale di cambiamento dato dalle settantina di federazioni che hanno votato per il giordano a Zurigo necessita ora di un programma dettagliato in vista delle nuove elezioni. Gli scenari sono giocoforza diversi: e nessuno può escludere che stavolta scenda in campo proprio Platini.

«INDAGINI SU BLATTER» - L'Fbi e le autorità americane starebbero indagando su Sepp Blatter nell'ambito dello scandalo delle tangenti. Lo riporta il network Abc citando alcune fonti. L'indiscrezione arriva dopo le dimissioni di Blatter dalla guida della Fifa. Intanto il principe Alì di Giordania commenta così alla CNN l'uscita di scena di Blatter: "Quella di Blatter è la mossa giusta, penso che ora dobbiamo cominciare a pensare al futuro". Alì bin Al Hussein non ha voluto dire se proverà ricandidarsi: "Sono a disposizione di tutte le federazioni nazionali che vogliono cambiare, comprese quelle che avevano paura di farlo". Quindi c'è la pressione dagli Usa che si intensifica e lui, con una mossa a sorpresa getta la spugna. Sepp Blatter si dimette dalla guida della Fifa poco dopo la sua rielezione. Forse anche a causa - riporta la stampa americana - delle indagini nei suoi confronti dell'Fbi e delle autorità statunitensi. Proprio gli Stati Uniti avrebbero esercitato, tramite i loro legali, pressione per una sua uscita. Un pressing che, se c'è stato, ha funzionato. L'addio di Blatter arriva a poche ore dalle nuove indiscrezioni riportate dal New York Times sul suo numero due, Jerome Valcke: rumors che hanno stretto sempre più il cerchio intorno a Blatter, alimentando con il passare delle ore i dubbi sulla sua innocenza e il suo non sapere nell'ambito dello scandalo delle tangenti. Valcke sarebbe il manager di alto livello della Fifa ad aver autorizzato il trasferimento da 10 milioni di dollari al centro dello scandalo delle tangenti che sta travolgendo la Federazione calcistica mondiale. La presunta tangente sarebbe stata pagata per assicurarsi i voti per designare il Sud Africa a ospitare i Mondiali del 2010. Valcke nega un suo coinvolgimento. Ma senza spazzare via i dubbi: il numero due di Blatter non è infatti estraneo a controversie. La più recente risale alla decisione della Fifa di assegnare al Qatar i Mondiali del 2022. Nel maggio 2011, Warner ha pubblicato una email di Valcke, in cui quest'ultimo sosteneva che il Qatar avesse "comprato" la Coppa del Mondo. Valcke si è poi difeso dicendo di essere stato male interpretato.

LE PAROLE DI GATTUSO - "Ben gli sta, ora sparisca. Di lui non voglio proprio sentir parlare". L'ira di Gennaro Gattuso per l'offesa della mancata premiazione degli azzurri da parte di Sepp Blatter ai mondiali 2006 non è ancora finita. "Altro su di lui non dico - aggiunge all'Ansa - non merita commenti".

REAZIONE FIGO - "Il cambiamento è finalmente arrivato Ora bisogna trovare una soluzione per aprire una nuova era di trasparenza e democrazia all'interno della Fifa". Con questo messaggio via Twitter l'ex stella portoghese Luis Figo, candidato alla presidenza della Fifa e ritiratosi a pochi giorni dal voto, commenta l'annuncio delle dimissioni di Sepp Blatter. Venerdì scorso l'ex Pallone d'oro dopo la rielezione dello stesso Blatter aveva detto che si era trattato di "una sconfitta per il calcio e quelli che lo amano".

PESCANTE - "È stato un grande dirigente per il calcio, non dimentichiamo che ha portato il mondiale in Sudafrica realizzando il sogno di Mandela". Dall'Italia arriva anche una voce in difesa della figura di dirigente sportivo di Sepp Blatter: è quella di Mario Pescante, che come l'ex colonnello svizzero è membro del comitato olimpico internazionale. "Però - puntualizza Pescante - chiude male, avendo capito la portata della vicenda sotto la lente dell'Fbi doveva mollare prima di essere rieletto presidente Fifa".

MOSCA SORPRESA - Le dimissioni di Blatter sono una "totale sorpresa ma mirano a mantenere unita la Fifa", per il ministro dello sport russo, Vitali Mutko, che aveva sostenuto la rielezione del presidente. "Le sue dimissioni arrivano come una sorpresa - ha detto alla Tass -. Le sue frasi rendono chiaro che vuole salvare la Fifa e che si aspetta delle riforme".
 


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