KickOff 2015, Collina: «Al calcio serve confrontarsi con esterno»

Presente anche l'arbitro Rizzoli: « Italia grandi qualità»
KickOff 2015, Collina: «Al calcio serve confrontarsi con esterno»
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ROMA - Arbitri protagonisti al Kickoff del calcio. Nella giornata conclusiva a Cesena, riflettori sul designatore dell'Uefa, Pierluigi Collina e sul fischietto internazionale Nicola Rizzoli: una carriera complessa quella dell'arbitro dove in ogni situazione è necessario disporre della «responsabilità di ciò che si fa - evidenzia Collina nella doppia intervista di Riccardo Cucchi - per essere sempre all'altezza di operare e interpretare da professionisti un ruolo al servizio di professionisti». Un tempo non era così, ricorda sempre il designatore degli arbitri europei, «l'arbitro durante la settimana aveva il suo lavoro e la domenica scendeva in campo a dirigere una partita. C'è stato un cambiamento importante, la UEFA ha investito molto sia nell'élite che sulla base: stiamo lavorando per i ragazzi che arriveranno tra 10 anni». Un tempo lungo: «Per arrivare a dirigere a questo livello ho impiegato 26 anni di lavoro, e proprio in virtù dei risultati raggiunti continuo a fare sacrifici. Il tuo impegno deve essere sempre lo stesso - segnala Rizzoli - puoi fare 90' perfetti, ma basta un minuto per rovinare tutto». I due arbitri hanno tracciato infine un bilancio su questa esperienza: «Il momento non positivo che il calcio, non solo nazionale, sta attraversando ci pone davanti alcuni problemi. E credo che consultare persone che non si occupano di calcio, ma che ad esso rivolgono attenzione, sia qualcosa di cui il calcio ha bisogno», afferma Collina. «L'Italia ha qualità nascoste che sa far emergere soprattutto nei momenti difficili - fa eco Rizzoli - l'apertura culturale verso altri sport ed altre esperienze può dare molto»


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