Inviato ad Auronzo - Non ci ha dormito per giorni, quel doppio palo timbrato contro la Juve lo fa imprecare ancora oggi: "Spero di fare ancora più gol quest'anno, ci proverò. Quel doppio palo mi ha fatto male al cuore, era così importante, per pochi millimetri non è entrato un gol importantissimo per noi". Filip Djordjevic non dimentica il doppio palo nella finale contro la Juve, una carambola impossibile. Era un gol fatto, bellissimo, l'urlo gli è rimasto strozzato in gola. Non è certo fortunato, il ragazzo. Nella prima annata italiana s'è pure infortunato gravemente, ora vuole passare alla cassa: "Sono stato fermo alcuni mesi, voglio migliorarmi e credo sia possibile fare meglio anche come squadra. Abbiamo fatto tanto, è stata una stagione importante, siamo arrivati terzi. Abbiamo gli stessi obiettivi e vogliamo farcela".
Il bomber da 20 gol la Lazio ce l'ha in casa, è un bomber a due teste, quella di Djordjevic e quella di Klose: "L'anno scorso io e Miro abbiamo fatto più di 20 gol e una squadra che ha due attaccanti così è sicuramente è destinata ad una grande stagione". Con Klose non c'è solo rivalità: "Miro è un giocatore molto importante, in campo e fuori, tutte le squadre hanno paura di lui. Lavoriamo bene insieme, quando gioca uno o l’altro è lo stesso, l’importante è non avere gelosie e continuare come lo scorso anno". Djordjevic punta in alto, ancora di più: "La Lazio è da Champions, possiamo confermarci, abbiamo qualità, si è visto". Migliorarsi significherà presto puntare allo scudetto, così sogna il serbo: "Forse. Non partiamo per ambire allo scudetto, ma ogni anno vogliamo crescere e andare più in alto. Ora pensiamo alla Supercoppa e al preliminare di Champions, vogliamo tutte e due gli obiettivi, ma di più la Champions". Non conosce Milinkovic, il regista serbo che cerca la Lazio. Ma gliene hanno parlato bene: "Non ci ho parlato, mi dicono che è un giocatore di qualità, il migliore dell'under 20 che ha vinto il Mondiale".