© EFEBARCELLONA (SPAGNA) - Quattro turni di squalifica. A Gerard Piqué non sono servite le scuse via twitter per evitare la severa squalifica da parte della Disciplinare spagnola, che attenendosi scrupolosamente al referto del signor Velasco Carballo, non ha potuto far altro che applicare l’articolo 94 del Codice di Disciplina sportiva iberico, che per “Insultare, offendere o rivolgersi in termini o atteggiamenti ingiuriosi all’arbitro” prevede, appunto, una sanzione compresa tra le 4 e le 12 partite.
FUORI FINO A FINE SETTEMBRE - Il Waka-difensore paga, così, la protesta plateale rivolta, al 10’ del secondo tempo del ritorno di Supercoppa di Spagna, rivolta all’assistente, che non aveva segnalato un evidente fuorigioco dell’eroe nazionale basco Aduriz, protagonista di quattro dei cinque gol che hanno permesso all’Athletic Bilbao di superare i catalani nel doppio confronto e di sollevare, così, un trofeo dopo 31 anni dall’ultimo trionfo, la Coppa di Spagna del 1984. Secondo quanto messo agli atti dal direttore di gara, il centrale blaugrana sarebbe esploso in un irriguardoso “Me cago en tu puta madre”. Rosso diretto e inevitabile pesante squalifica. Oltre al minimo sindacale di quattro turni, il giocatore, in virtù dei commi 3 e 4 dell’articolo 52 del Codice disciplinare, dovrà pagare una multa di 3.005 euro, mentre al Barça toccherà sborsare 1.400 euro per responsabilità oggettiva. La squalifica, anche se guadagnata in Supercoppa di Spagna, verrà scontata in Liga privando Luis Enrique di Piqué nelle prossime sfide proprio con Athletic Bilbao, Malaga, Atletico Madrid e Levante. Il calciatore potrà essere nuovamente utilizzato solo a partire dal weekend del 23 settembre, quando i blaugrana viaggeranno a Vigo per affrontare il Celta.