Zeman, lasci in pace Conte. I bambini guardano anche il Lugano

Dissento dalla sortita del tecnico del Lugano il quale, alla Domenica sportiva, ha affermato: “Italia-Malta era una partita da non far vedere ai bambini”.
Zeman, lasci in pace Conte. I bambini guardano anche il Lugano© EPA
Xavier Jacobelli
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ROMA - Stimo Zeman. Mi piace la sua idea di calcio, anche se in termini di risultati e di vittorie, il successo della pratica è stato inversamente proporzionale alla teoria. Ho condiviso la sua coraggiosa battaglia per lo sport pulito che molto gli è costata in termini umani e professionali. Così come apprezzo la sua ironia, sinonimo d’intelligenza. Ciò detto, per il poco che vale la mia opinione, dissento dalla sortita del tecnico del Lugano il quale, alla Domenica sportiva, ha affermato: “Italia-Malta era una partita da non far vedere ai bambini”
Ora, assodato quanto deludente sia stata la gara degli azzurri contro la Nazionale di Ghedin, formidabile esempio di catenaccio umano al cui confronto quello di Rocco era calcio totale. Stabilito che, per i bambini cui è stato permesso di seguire l’incontro, lo stesso abbia funzionato meglio di una ninna nanna. Preso atto che questo passa il convento del calcio italiano votato al suicidio per esterofilia, la battuta di Zeman suona ingenerosa per il lavoro di Conte. La cui Italia ha il mal di gol, considerato che ne segna con il contagocce (sebbene l’azzurro sia il secondo attacco del girone: 11 reti segnate in 8 gare contro le 16 della Croazia terza), ma è imbattuta ed è a un passo dalla qualificazione a Francia 2016. Ancora: se facciamo gli schizzinosi per il successo di Malta che cosa dovrebbero dire i tifosi dell’Olanda, finalista del mondiale 2010, semifinalista del mondiale 2014, oggi quasi fuori dalla corsa alla fase finale dell’Europeo? E vogliamo parlare del Belgio che in Francia ci andrà, ma oggi è alle spalle del Galles di Bale nel gruppo B? E che dire della formidabile Islanda, già in Francia e della splendida Albania di De Biasi e Tramezzani, a un passo dalla storia? 
Caro Zeman, lei è un maestro e sa bene come gli equilibri del calcio internazionale siano radicalmente cambiati.  Conte sta facendo i salti mortali carpiati per rilanciare l’Italia, uscita a pezzi dal mondiale brasiliano e sta per compiere la prima delle missioni affidategli: centrare la qualificazione. Come direbbe il Trap, si gioca una partita alla volta. I bambini ci guardano. En passant, Conte potrebbe dire che, in Svizzera, guardino anche le partite del Lugano: 2 vittorie e 5 sconfitte. Non bene.


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