© ANSAMILANO. Impossibile fare meglio, impossibile fare un sogno più grande di questa realtà. Quattro a zero del Napoli a San Siro, in tutta la sua storia non aveva mai vinto con questo margine di scarto contro i rossoneri nel loro stadio. Mihajlovic ha sintetizzato bene la disfatta del Milan: «L’attacco del Napoli è più forte della nostra fase difensiva». Bene, ma non completamente. Il Napoli ha sbriciolato il Milan, l’ha disintegrato, sfondato, umiliato grazie a una difesa perfetta (grandissimo Koulibaly), un centrocampo di alta tecnica (Allan, Jorginho e Hamsik hanno dominato la scena) e un attacco che era davvero impossibile da fermare se dall’altra parte ci sono Ely e Zapata. In attacco Lorenzo Insigne se l’è mangiati, due gol, un assist, giocate strepitose. E accanto a lui Higuain che, pur non segnando, è stato protagonista.
Sarri dice che in 20 giorni questa squadra è passata dalla zona retrocessione al triplete nei giudizi della critica. Esagera un po’ e tende, volutamente, a sottovalutare la dimensione della sua squadra. Sul conto della quale dobbiamo chiederci se il suo obiettivo sia la Champion o perfino lo scudetto. La risposta l’avremo alla ripresa del campionato, Napoli-Fiorentina chiarirà molto delle ambizioni reali della squadra di Sarri. Che intanto può godersi alcuni dati. Per esempio su Allan: ha segnato 3 gol in 6 presenze col Napoli in Serie A, mentre ne aveva fatto 1 in 104 partite con l’Udinese; sono 3 gol e 2 assist per Allan fino a questo momento. Poi: 15 dei 16 gol del Napoli in questo campionato sono arrivati su azione, uno solo – quello di Insigne su punizione – da palla inattiva. E a proposito di Lorenzo: ha partecipato a 8 dei 16 gol del Napoli in questo campionato, con 5 reti e 3 assist, più di ogni altro giocatore; ha già raggiunto il suo record di marcature in un singolo campionato, 5 gol nel 2012-13 in 37 presenze. Poi la squadra che ha subìto un solo gol nelle ultime 4 gare di campionato che diventano 6 con le due di Europa League. Infine l’attacco: è il secondo in questo campionato per il Napoli dopo quello della Roma, con 16 gol contro i 17 di Dzeko e compagni.