Benji Price, una leggenda tra i pali

Dopo Oliver Hutton, arriva oggi in edicola la statuina del portiere che ha fatto sognare un’intera generazione di ragazzi
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ROMA - Il 1986 non è un anno come gli altri. È l’anno che suggella il talento infinito di Diego Armando Maradona che trascina, con la giusta dose di genio e sregolatezza, la sua Argentina sul tetto del mondo. È l’anno in cui viene posta la prima pietra nella costruzione del grande Milan grazie all’acquisto della società rossonera da parte di Silvio Berlusconi. È l’anno che vede il riscatto delle squadre del blocco sovietico: la Steaua Bucarest è la prima squadra di quella parte d’Europa ad aggiudicarsi la Coppa dei Campioni, la Dinamo Kiev di Igor Bjelanov (Pallone d’Oro 1986) vince la Coppa delle Coppe, accendendo per un po’ la gioia in una popolazione che pochi giorni prima ha vissuto l’immane tragedia di Chernobyl. Al cinema, milioni di ragazzine si innamorano di un giovane Tom Cruise, protagonista di Top Gun. I maschietti (ma anche alcune femminucce) hanno occhi invece solo per loro due, per Holly e Benji. Prima rivali e avversari, poi amici e compagni di mille battaglie, i due protagonisti di Capitan Tsubasa (il nome del manga da cui è tratto l’anime) sbarcano in Italia proprio nel 1986.

L’INIZIATIVA. Dopo la prima uscita con la statuina di Holly, che resterà in edicola ancora per una settimana, prosegue l’iniziativa del Corriere dello Sport che porta per la prima volta in Italia una collezione di 14 imperdibili statuine di tutti i personaggi principali di un cartone animato entrato nei cuori di una (e forse anche più) generazione. Da Oliver Hutton a Benjamin Price e Mark Lenders, passando per Tom Becker e Bruce Harper, la super tifosa Patty, il portiere avversario di mille battaglie Ed Warner, il “fragile” ed elegante Julian Ross, i mitici Gemelli Derrick (la statuina riproduce l’indimenticata catapulta infernale) e ancora l’ex stella brasiliana Roberto Sedinho e l’allenatore Jeff Turner. Oggi a 10,90 euro più il prezzo del quotidiano, arriva in edicola la statuina di Benji Price.

BENJI PARATUTTO. I ragazzi che sognano di diventare un giorno grandi portieri, oggi guardano soprattutto una leggenda come Gigi Buffon o Manuel Neuer. A fine anni ’80 l’idolo non era in carne e ossa, ma aveva ugualmente un nome e cognome: Benji Price. La sua fama di portiere imbattibile era nota in tutto il Giappone (e non solo). Da fuori area nessuno era in grado di fargli gol. Nella finale nazionale, Mark Lenders prova in tutti i modi a sfatare il mito del portiere paratutto provando a segnargli da oltre 16 metri. I tanti infortuni limitano la presenza in campo di Benji, ma non toccano la sua leadership. Dalla panchina sprona i compagni, consiglia loro cosa fare quando sono in difficoltà, non li abbandona mai. E quando c’è lui a difendere i pali, tutti si sentono più sicuri. Benji è forte anche con i piedi in un’epoca in cui il portiere è ancora lontano dall’essere coinvolto nel giro palla e può toccare ancora la sfera con le mani su retropassaggio di un compagno. Arriva persino a segnare un gol, nella sfida tra la sua scuola (la San Francis) e quella di Holly (la Newppy). Trent’anni prima di Neuer, Benji ha tracciato la strada. E il suo mito è ancora vivo.

Holly e Benji exclusive collection, in edicola la seconda uscita


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