Zola: Sogno il Chelsea!

Magic Box, oggi tecnico dell'Al Arabi, si confessa in Qatar: «Il mio sogno è allenare i Blues, sto lavorando per quello. La crisi di Mou? Non c'è una spiegazione. L'esperienza in Qatar mi sta aiutando. Maradona e Messi? Ingiusto paragonare epoche diverse. Diego è il mio mentore, ho imparato a giocare guardando lui»
Zola: Sogno il Chelsea!
Ettore Intorcia
2 min

ROMA - «Voglio diventare l’allenatore del Chelsea». Gianfranco Zola sogna il ritorno a Stamford Bridge, questa volta in panchina: un pretendente in più al trono sempre più traballante di Mourinho? Probabile, anche se il presente e il futuro prossimo di Magic Box è in Qatar, sulla panchina dell’Al Arabi. L’ex fantasista sardo ha confidato le proprie aspirazioni in un’intervista rilasciata al portale ufficiale del Supreme Committee che organizza il Mondiale in Qatar del 2022.

IL SOGNO - Spiega Zola: «Il mio sogno, diciamo la mia ambizione, è quella di essere l’allenatore del Chelsea un giorno. Comunque, mi rendo conto che ho bisogno di crescere come manager se voglio arrivare lì. E sto lavorando sodo per ottenere i miei risultati. In questo il Qatar mi sta aiutando molto».

SVOLTA MOU - Zola dice la sua sul momento difficile del Chelsea e di Mourinho: «Il club deve far girare la fortuna. Un buon risultato in Champions League contro la Dinamo Kiev, seguito da un paio di vittorie in campionato, faranno la magia. «Non c’è una spiegazione convincente per il difficile inizio di stagione. La scarsa forma di giocatori offensivi chiave come Hazard e Diego Costa non ha aiutato. Anche in difesa la squadra ha abbandonato gli standard dell’anno scorso. Così i giocatori hanno perso la fiducia come gruppo e questo ha portato a risultati scadenti».

IL SUO CALCIO - Zola è arrivato in estate alla guida dell’Al Arabi proponendo un calcio offensivo: «Provo a far giocare ai miei il calcio che voglio vedere. Ho fatto un piccolo inizio con l’Al Arabi e sono sicuro che i risultati saranno visibili in futuro. Maradona e Messi? E’ ingiusto paragonarli, sono epoche diverse. Entrambi sono giocatori straordinari e ho imparato il mio calcio guardando Maradona giocare. E’ il mio maestro e mentore e quindi ho un’empatia verso di lui». Sul Mondiale 2022: «Con il torneo a novembre e dicembre il clima sarà perfetto per il calcio. Ho giocato i Mondiali 1994 negli Stati Uniti ed è stato molto duro con il caldo e l’umidità: per privilegiare il pubblico tv la maggior parte delle partite ha avuto inizio al pomeriggio. Perdevo peso dopo ogni allenamento».

@ettoreintorcia


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