MILANO - «Quelle frasi non hanno offeso me, ma hanno offeso tante persone che vengono prese in giro e soffrono tutti i giorni per questa battute». Così Roberto Mancini interviene sugli insulti che gli ha rivolto Sarri in occasione della partita di Coppa Italia. Nelle battute finali dell'incontro il tecnico del Napoli gli aveva dato del "frocio" e del "finocchio".
IN ATTESA DEL GIUDICE - La dura lite tra Maurizio Sarri e Roberto Mancini nel finale di Napoli-Inter è sul tavolo del giudice sportivo che tra qualche ora emetterà il suo verdetto: ha tutto per decidere, anche se resta la possibilità teorica di un supplemento di indagine. L'allenatore del Napoli, che ha apostrofato il collega nerazzurro con 'frocio' e 'finocchio', rischia dalle tre giornate ai quattro mesi di squalifica.
Tutto dipende da come Tosel valuterà l'alterco; se solo un insulto (deprecabile) o una vera e propria discriminazione omofoba. L'orientamento di Gianpaolo Tosel sembra essere quello di valutare la veemente reazione del toscano come un insulto e quindi punibile con sanzioni che vanno dalla multa al massimo di tre giornate di squalifica.
Tra l'altro, anche le parole di Mancini potrebbero essere sanzionate. In attesa di conoscere il verdetto della giustizia sportiva, le frasi di Sarri, rese pubbliche in diretta tv da Roberto Mancini, hanno scatenato una polemica fortissima.