Menu internazionale, le pagelle del weekend: king Ranieri, il Tottenham ci crede

City affondato in casa, pari divertente tra Chelsea e United, senza gol Bayer-Bayern. Al Psg le Classique
Menu internazionale, le pagelle del weekend: king Ranieri, il Tottenham ci crede© AP
Francesco Guerrieri
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ROMA - Venerdì vi abbiamo presentato le migliori partite del weekend internazionale, con la Premier padrona del nostro menù. Pochettino si candida per il titolo come primo avversario di Ranieri, Hiddink e Van Gaal ancora non convincono e la delusione in Bundesliga.

MANCHESTER CITY-LEICESTER 1-3 VOTO: 8,5 – Continuate pure a dire che tanto non vincerà, ma il Leicester di Claudio Ranieri è la più bella realtà del calcio europeo. Era andato a Manchester per giocarsela, cercando di evitare la sconfitta. Risultato? Dopo 2’ il gigante Huth tocca il cielo con un dito. Anzi, con la testa: capocciata e gol. 0-1. Poi Mahrez, doppio passo e destro secco: 0-2. E dopo 60’ arriva lo 0-3 ancora con Huth. E il City? Invisibile, incapace di fermare la manovra del Leicester che gioca quasi a memoria. E guai a dire che oltre a Vardy e Mahrez non c’è nulla di buono: da Drinwater e Kantè a Morgan (l’altro gigante, 183cm x 93 kg), Fuchs e le parate di Schmeichel. Ora i punti di vantaggio sulla seconde sono 5. Ranieri gongola. E sogna.

TOTTENHAM-WATFORD 1-0 VOTO 7 – Poteva finire tanto a poco se il brasiliano Gomes non avesse fatto l’ennesima grande partita arrivando su ogni pallone. Watford spento con Ighalo isolato lì davanti, e così a fine partita 26 tiri a 3 per il Tottenham e un lampo di Trippier nella ripresa. Il primo stagionale per un giocatore che viene messo spesso e volentieri in panchina (solo 5 presenze in Premier quest’anno). Un gol che li lancia al secondo posto della Premier a pari merito con l’Arsenal, secondi solo al miracolo Leicester. E ora alla corsa per il titolo è entrato ufficialmente anche il Tottenham. A movimentare la settimana degli Spurs ci pensano i giornali inglesi però: secondo il Sun il Manchester United avrebbe già avuto contatti con Pochettino per la prossima stagione.

CHELSEA-MANCHESTER UNITED 1-1 VOTO 6,5 – Il ruggito del leone. Al fotofinish. Diego Costa al 91’ salva l’imbattibilità di Hiddink e il Chelsea agguanta un pareggio che in realtà… non serve a nessuna delle due. Ci ha creduto il Manchester a uscire con una vittoria dallo Stamford Bridge, avrebbe dato una scossa allo spogliatoio e più tranquillità a Van Gaal. Invece no, il gol di Lingard è servito a poco e l’olandese continua a traballare su quella panchina…

MARSIGLIA-PSG 1-2 VOTO 6 – Il Psg di perdere proprio non ne vuole sapere. Neanche il Marsiglia nel Classique di Francia riesce a mettergli i bastoni tra le ruote. Ibra dopo 2’ aveva già messo le cose in chiaro. Partita in discesa? Neanche per sogno, o almeno così sembrava dopo il pareggio di Cabella. Ma il Marsiglia non aveva fatto i conti con Di Maria, che a 20’ dalla fine segna il gol vittoria. Il Psg arriva a un filotto di 9 vittoria di fila e ben 34 partite senza sconfitta in Ligue 1. Con 24 punti di vantaggio il titolo è già nelle mani di Blanc, non c’è dubbio, e a fine partita il tecnico è stato chiaro: “Il destino ha scelto noi”. Michel applaude i suoi: “Peccato per il risultato, ma sono soddisfatto della prestazione”.

LEVERKUSEN-BAYERN 0-0 VOTO: 5 – Forse la grande delusione del week end. Ci si aspettava una partita accesa, combattuta e (se non piena di reti) con almeno qualche gol. Macché, 0-0 e spettatori a casa delusi. Neanche quella macchina da gol di Robert Lewandowski stavolta è stato preciso sotto porta, con il turco Toprak che non gli ha lasciato un attimo di respiro. Il Bayern cerca qualche guizzo con Douglas Costa e Coman, ma il Leverkusen si chiude bene e riparte con il Chicharito. Come se non bastasse, a 6’ dalla fine l’arbitro ha espulso Xabi Alonso per doppio giallo dopo che lo spagnolo ha steso Hernandez lanciato in uno dei suoi contropiedi. Unica nota positiva della giornata è il pareggio del Dortmund a Berlino, che non cambia il vantaggio di 8 punti del Bayern sul Borussia. Curiosità: Guardiola ha lasciato inizialmente in panchina Thomas Muller, l’ultima volta che non era partito titolare il Bayern ha pareggiato 0-0 con il Francoforte. Che sia il caso di metterlo sempre dal primo minuto? Almeno per scaramanzia…


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