Serie A, Milan: Bonaventura è il talismano di Mihajlovic

Il centrocampista classe 89 è uno dei giocatori, con Bacca e Donnarumma, più decisivi della rosa a disposizione di Sinisa Mihajlovic.
Serie A, Milan: Bonaventura è il talismano di Mihajlovic© ANSA
Marco Gentile
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MILANO- Giacomo Bonaventura è il giocatore più importante della rosa del Milan, lo dicono i numeri: senza il centrocampista, ex Atalanta, i rossoneri non hanno mai vinto. Curioso il destino del classe 89 che il primo settembre del 2014, nell’ultimo giorno di mercato, era praticamente un giocatore dell’Inter. La mancata cessione di Guarin, i dubbi del tecnico Walter Mazzarri e il mancato trasferimento di Biabiany al Milan, hanno fatto in modo che Galliani, nel giro di poche ore, strappasse dalle mani di Ausilio il talentuoso giocatore nato a San Severino Marche.

GIOCATORE COMPLETO- Bonaventura sta confermando al Milan quanto di buono fatto con la maglia dell’Atalanta. Jack, è un giocatore completo: tecnico, intelligente, capace di saltare l’uomo creando superiorità numerica e umile anche in fase di copertura. La squadra di Mijhajlovic non può prescindere da lui, visto che nelle due partite in cui non è stato schierato il Diavolo non è andato oltre due pareggi: 1-1 proprio contro l’Udinese e lo scialbo 0-0, casalingo, proprio contro la sua ex Atalanta.

RECUPERO SICURO- Il classe 89 sarà regolarmente al suo posto contro il Genoa per la gioia del tecnico serbo che potrà contare, dunque, su uno degli uomini di maggiore talento. La sfida contro i rossoblù, che si giocherà domenica alle ore 12:30, è troppo importante per il Milan che insegue e sogna la possibilità di arrivare al terzo posto. La Roma sarà impegnata, questa sera sull’ostico campo del Carpi, mentre domenica sera ci sarà lo scontro diretto tra la Fiorentina di Paulo Sousa e l’Inter di Mancini. Il Milan si augura che ne escano due pareggi, in modo tale da accorciare su tutte e tre in caso di vittoria contro il Genoa dei grandi ex Suso e Cerci. Mihajlovic, da qui a fine stagione, si gioca gran parte della credibilità e della sua permanenza sulla panchina del Milan e non può più permettersi di sbagliare.


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