© ANSAMILANO- Il Milan può sorridere: Jeremy Menez è tornato. Dopo le tre panchine contro Inter, Palermo e Udinese, Sinisa Mihajlovic gli ha concesso 17 minuti, contro il Genoa, che fanno ben sperare perché è sintomo che l’attaccante francese ha completamente recuperato dal problema fisico che l’ha afflitto da inizio stagione. L’attacco rossonero sta funzionando a meraviglia con la coppia Bacca-Niang che sta facendo faville. Mancano però le alternative visto che Luiz Adriano non ha convinto a pieno ed è ancora sul piede di partenza, mentre Mario Balotelli non è riuscito ad imporsi e farsi notare, in positivo, da quando è tornato a disposizione del tecnico rossonero.
I NUMERI IN ROSSONERO- Menez, nella passata stagione, è stato l’uomo migliore del Milan: 33 le presenze in campionato condite da 16 reti. Il francese era il vero punto di riferimento della squadra di Filippo Inzaghi e avrebbe dovuto esserlo anche per quella di Mihajlovic, se non fosse stato per un fastidioso problema all’anca che l’ha costretto ai box fino a fine gennaio. L’ex giocatore della Roma ora è tornato e si candida per essere il vero rinforzo per queste ultime 13 giornate di campionato, più la Coppa Italia, che sono di vitale importanza per il futuro del Milan.
CHAMPIONS POSSIBILE- Il Milan occupa la sesta posizione in classifica a quota 43 punti a meno sei dal terzo posto occupato dalla Fiorentina di Paulo Sousa. Davanti ai rossoneri ci sono l’Inter, quinta a quota 45 e la Roma quarta a quota 47 punti. Fino a qualche settimana fa, era impensabile che il Milan potesse partecipare alla lotta per raggiungere la Champions League: Mihajlovic e Galliani ci hanno sempre creduto, meno Barbara Berlusconi che prima del derby parlava di Europa League come obiettivo reale di questa stagione. Ora i rossoneri sognano in grande con il rientro di Menez che può diventare un’arma molto utile al bagaglio del tecnico serbo che spera di zittire tutti i critici e gli scettici che volevano la sua testa fino a tre settimane fa.